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di LUCIA MONTANARELLA FINO all'ultimo il pubblico romano ci ha creduto.

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Ma non è bastato. Roberto Arioldi e Loro Piana Lemato hanno fatto un capolavoro fino al settimo ostacolo della conclusiva manche, un verticale di tavole, dove il cavallo ha sorpreso il suo cavaliere con un secco rifiuto e Arioldi ha fatto una prodezza per non finire in terra, portando poi a termine il percorso senza intoppi ma con cinque penalità. Si è chiusa così, con il percorso di Arioldi, la Coppa delle Nazioni 2004 di Roma. La vittoria è dell'Olanda che con otto penalità si è imposta sulla Gran Bretagna (12 penalità) e sull'Italia, terza con 13 penalità. Il quartetto olandese, alla prima vittoria nella Coppa delle Nazioni di Roma, era formato da Eric Van den Vleuten su Audi's Jikke, Gert Jan Brugging con Joel, Albert Zoer su Lowina e dal campione olimpico di Sydney, Jeroen Dubbeldam su De Sjiem, che grazie ad un rendimento costante e l'eccellente prestazione di Van den Vleuten hanno vinto la gara e sono finiti al secondo posto nella Super League. Per l'Italia amaro terzo posto. Per tutta la gara gli azzurri sono stati protagonisti con Massimo Grossato su Loro Piana Elkintot (12/0), di Emanuele Fiorelli su Western Unon Equinox du Morin (0/8), di Juan Carlos Garcia su Albin III (0/12) e Roberto Arioldi (0/5). Azzurri in testa dopo la prima manche, ma finiti in terza posizione. Il pubblico di Roma aspetterà ancora.

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