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di ENRICO TONALI MONACO — San Remo, protettore dei canottieri, è già corso ai ripari.

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La nuova formazione azzurra (Gattinoni, Venier, Stefanini, Agamennoni) è in pratica targata Fiamme Gialle, un quartetto di ventenni che si è fatto le ossa proprio a bordo di scafi in cui siedeva il grande campione di Pompei, anche lui in Finanza, i galloni da brigadiere conquistati a forza di palate vincenti. «La fine di un mito», ha commentato commosso Mascarenhas del Canottieri Roma, azzurro pronosticato in medaglia ad Atene e nato nell'81 quando su queste acque iniziò la leggenda dei «fratelloni» con il loro primo mondiale «con Agostino esce di scena uno dei più grandi vogatori di tutti i tempi». Un duro colpo, certo, quello della forzata rinuncia ad Agostino, riscattato almeno con un successo bello e importante.

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