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di MARCO GRASSI OTTO VOLTE Petacchi.

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A San Vendemiano, sede di arrivo della quindicesima tappa, Petacchi ha dovuto sudare un po' per imporre ancora la sua legge: intanto per annullare una bella fuga a quattro animata da Scirea (quasi 40 anni, il più vecchio del Giro), Righi, Van Hout e Ginestri, partiti al km 33 e ripresi al km 221 (a 13 dall'arrivo) dopo aver toccato un vantaggio massimo di 10'30"; e poi per rintuzzare gli attacchi degli altri treni, che nell'occasione si sono fatti più arditi che nelle precedenti tappe. La Domina Vacanze per qualche centinaio di metri ha addirittura organizzato una colonna parallela a quella della Fassa Bortolo, in testa al gruppo. E la combattività dei Lotto e dei Gerolsteiner ha effettivamente messo i bastoni fra le ruote dei compagni di Petacchi, il quale si è ritrovato alla fine senza treno. Ma invece di perdersi d'animo, lo spezzino si è gettato nella mischia come faceva l'anno scorso al Tour, e ha piegato per l'ennesima volta tutti i suoi rivali. Ora (finalmente, dirà qualcuno) la pianura lascia il proscenio alle salite, e i velocisti torneranno i a sfidarsi (quelli che supereranno indenni le Alpi) solo all'ultima tappa, a Milano. Oggi inizia la serie di quattro tappe che decideranno il Giro, da qui a sabato (con l'intermezzo del giorno di riposo, domani). Si parte con la San Vendemiano-Falzes, 217 chilometri punteggiati da 4 Gpm: la Forcella Staulanza al km 83, il Falzarego/Valparola al km 115, il durissimo Furcia al km 160 e l'inedita salita di Terento al km 207. Purtroppo tra il penultimo e l'ultimo colle ci sono ben 40 chilometri tra discesa e pianura, e questo fatto inevitabilmente raffredderà un po' gli entusiasmi di chi vorrà attaccare: probabile che i giochi vengano rinviati all'ascesa di Terento, la più breve della giornata coi suoi 7 km di scalata. Ma non è da escludere che qualche coraggioso che non occupa le primissime posizioni della classifica possa tentare la fuga da lontano: potrebbe essere il caso di Sella, già entusiasmante a Cesena qualche giorno fa. La maglia rosa Popovych ha annunciato che si preoccuperà di controllare solo Simoni, quindi Cunego potrebbe avere un po' di spazio: l'ucraino ha fatto quindi le sue valutazioni. Starà alla strada dare le risposte.

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