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GIORNATA di pausa nell'inchiesta sul calcioscommesse.

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In particolare al vaglio dei pm Filippo Beatrice e Giuseppe Narducci ci sono le dichiarazioni rilasciate a proposito di Chievo-Siena (1-1) del 21 marzo scorso dal tecnico del Siena Papadopulo e da quello del Chievo Del Neri che hanno negato di essere a conoscenza di combine, ma i magistrati vogliono vederci più chiaro. «Se devo basarmi su quello che ci è stato chiesto - ha detto Papadopulo - non ho dubbi che queste vicende non riguardano il Siena calcio ma altri. Io sono sereno e fiducioso. Certo la scena di Ventola in panchina con la radio non è una bella immagine da vedersi ma non conta che fosse lui o un massaggiatore». Dichiarazioni di assoluta tranquillità anche sul fronte Chievo con il ds Sartori che ribadisce: «siamo assolutamente tranquilli. Non c'entriamo in questa vicenda, nella quale siamo stati coinvolti da alcune dichiarazioni». Intanto, con la giustizia ordinaria si sta muovendo anche la giustizia sportiva alla ricerca di altri tesserati coinvolti. Il presidente della Federcalcio Franco Carraro ha auspicato tempi brevi per le indagini: «Le regole della Figc ci sono e sono chiare - ha detto Carraro - noi abbiamo chiesto al capo dell'Ufficio Indagini Italo Pappa di svolgere nel più breve tempo possibile tutte le indagini. L'ufficio ha già ricevuto il materiale dalla Procura di Napoli, quanto prima le indagini terminano, tanto meglio sarà». Il presidente della Lega, Adriano Galliani, ha invece garantito pene severe per eventuali colpevoli: «Mi auguro che i tesserati non siano coinvolti - ha spiegato Galliani - se sono colpevoli però saranno puniti severamente come da regolamento». Nuovi interrogatori potrebbero esserci la prossima settimana, ma quello che pare certo è che l'inchiesta è solo all'inizio.

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