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McGee in rosa, Simoni e Garzelli rincorrono

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L'ucraino Popovych ha preso 15 e 26 secondi ai nostri ciclisti. Rebellin il migliore degli italiani

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Bradley McGee ha stravinto il cronoprologo del Giro d'Italia a Genova e veste così la prima maglia rosa del 2004. L'australiano della FDJeux.com ha chiuso in 8'30", a una media di quasi 49 km orari, e ha rifilato, in appena 6,9 km di gara, un distacco di 10" al secondo, il sorprendente tedesco Pollack. Essendo entrambi buoni velocisti, i due si giocheranno la maglia rosa anche oggi, nella Genova-Alba. Ma il discorso che ci interessa di più è ovviamente quello che riguarda i favoriti per la vittoria finale del Giro. Il migliore di tutti è stato Yaroslav Popovych, ucraino di 24 anni che nel 2003 chiuse al terzo posto la corsa rosa. Popovych ha pagato 20" rispetto a McGee, ma non conta. Conta invece che abbia scavato un margine di 15" tra sé e Simoni, e di ben 26" su Garzelli. Se qualcuno nutriva ancora qualche dubbio sulla classe dell'ucraino, è servito: al tavolo dei possibili vincitori Yaroslav si può sedere in piena legittimità. Gilberto Simoni non è andato male, ha chiuso a 35" dallo specialista McGee ma guadagna 11" sul primo dei suoi rivali, Garzelli, l'uomo che lui stesso teme di più. Ma soprattutto ha fatto meglio di Damiano Cunego, il suo giovane compagno di squadra che rischierebbe di usurpargli titoli e attenzioni. Per ora le gerarchie nella Saeco sono confermate, e il 22enne veronese dovrà recuperare (magari in montagna) 10" sul suo capitano. Per il momento si consola con il rinnovo contrattuale con la squadra: Cunego ha firmato ieri mattina, e resterà (con un ingaggio ovviamente ritoccato dopo le recenti vittorie) per altri due anni nella Saeco. Un po' deludente, rispetto alle attese, Stefano Garzelli. Non ha mai trovato il ritmo, e per sua stessa ammissione ha incontrato qualche difficoltà nelle tante curve del tracciato, risultando alla fine il più penalizzato tra i favoriti. Dovrà darsi da fare già sulle salite che verranno affrontate domani e (soprattutto) martedì per ridurre almeno il margine da Popovych. Molto bravo invece Davide Rebellin, che aveva preannunciato di gradire molto il percorso, impegnativo e tecnico (notevole la salita di Via Fieschi, a metà strada, in un tratto non transennato in cui due ali di pubblico accoglievano i corridori come nelle tappe alpine): il vincitore di Amstel, Freccia e Liegi è il migliore degli italiani, e conferma la sua candidatura alla maglia rosa in vista dell'arrivo in salita di martedì. Notevoli, poi, le prestazioni di Bruseghin, Velo e Cioni (tutti della Fassa Bortolo), i quali hanno chiuso a ridosso dei primissimi, così come hanno fatto il vincitore della Roubaix Backstedt e un altro dei possibili favoriti del Giro, Pellizotti; mentre ha un po' deluso il campione del mondo Astarloa, che però è reduce da un periodo di inattività. Capitolo velocisti: a Genova Cipollini è stato più bravo di Petacchi, ha chiuso in 3" in meno del rivale (a 35" da McGee, stesso tempo di Simoni), e può essere soddisfatto del suo stato di forma, in evidente crescita: un fattore che renderà meno scontate del previsto le volate dei prossimi giorni.

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