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di LUCA COLANTONI LA ROMA prepara il suo futuro cominciando dal presente.

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Insomma, la riunione del Consiglio d'Amministrazione giallorosso è stata propedeutica allo svolgimento dell'Assemblea dei Soci che si terrà giovedì e che avrà il compito di rendere operativo l'aumento di capitale di 150 milioni di euro già deliberato nel mese scorso. Il passo successivo, obbligatorio, è la comunicazione delle cose fatte alla Consob, essendo la Roma una società quotata in borsa. Ed il famoso piano di ristrutturazione aziendale, tra i suoi punti, prevede anche la realizzazione di un progetto per individuare il nuovo valore nominale delle azioni e comunicarlo agli azionisti proprio durante l'assemblea. Entrando nel dettaglio e quindi affidandosi ai numeri, le perdite al 31 gennaio erano pari a 78,363 milioni di euro e quindi, per poter mettere in parità le cose, si dovrebbe ricorrere all'utilizzazione della riserva di 37,5 milioni in conto futuro aumento di capitale per poi procedere all'abbattimento del capitale sociale che da 52 milioni scenderebbe a poco più di dieci. Questi, sarebbero divisi poi in circa 52 milioni di azioni che dovrebbero avere un valore nominale di 0,21 euro ciascuna e che costituirebbero una riserva di 217 milioni di euro. Inoltre, il futuro aumento di capitale vedrà la cancellazione dei 44,295 milioni da parte della Roma 2000 (la controllante), mentre il resto (106 milioni) arriverà equamente da Sensi ed i mercati azionari.

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