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Couto: 3 punti d'orgoglio Longo: contava vincere

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La partita non gli è piaciuta e soltanto il risultato ottenuto nei minuti finali addolcisce una domenica vissuta sui carboni ardenti come tutti i sostenitori laziali. Quattro gol ma anche tanta apprensione per una formazione scesa in campo con poca concentrazione. «Nel primo tempo ho visto una brutta partita - ha commentato uscendo dallo stadio il numero uno laziale - ma nella ripresa le cose non sono andate di certo meglio. Per fortuna negli ultimi venti minuti la squadra si è ritrovata: abbiamo ottenuto i tre punti e alla fine è questo quello che più conta. È stata una vittoria sofferta, ma la squadra ha dimostrato di saper reagire e lo ha fatto con grande personalità. L'ingresso in campo di Fiore è stato decisivo ai fini del risultato finale, ha dato una scossa a tutti i suoi compagni di squadra. Credo che i ragazzi avessero già la testa al prossimo derby: è una sfida molto sentita e mi auguro che mercoledì prossimo, nel giorno del natale di Roma, possa essere davvero una bella festa per tutti». Couto è l'uomo della domenica: due gol per regalare alla sua squadra una vittoria sofferta. Per il difensore è la prima doppietta della carriera e, considerando il suo ruolo non c'è da meravigliarsi. «Sono molto contento per i due gol e soprattutto per i tre punti che abbiamo conquistato. Il successo di squadra è quello che più conta e questi tre punti sono molto importanti in ottica Champions. È la prima volta che realizzo due gol nella stessa partita, per me è un giorno speciale. Il mio compito è quello di impedire all'avversario di segnare, ma sono riuscito a dare il mio contributo anche sotto porta». Con la fascia di capitano al braccio sinistro il centrale di difesa lusitano si è esibito per ben due volte nel salto mortale per festeggiare le due reti realizzate. «Quando giochiamo con il modulo del 4-3-3 - ha concluso Couto - è necessario che la squadra rimanga molto corta, ma nel primo tempo non siamo riusciti a mantenere le distanze tra i reparti ed è per questo che abbiamo sofferto molto». Sul versante dorico la soddisfazione di aver disputato una buona partita fa a pugni con il risultato finale che premia la Lazio. L'allenatore marchigiano Galeone parla senza mezzi termini della prestazione della sua squadra. «Siamo stati troppo belli, in alcune occasioni anzichè fare i giocatori di calcio abbiamo fatto gli attori, ci siamo specchiati troppi. Abbiamo fallito troppe occasioni da gol: io dalla panchina mi sono arrabbiato, i miei giocatori andavano a complimentarsi con Peruzzi quasi fossero finocchi! L'Ancona dovrà essere rifondata per affrontare il prossimo campionato di serie B: servono nuovi stimoli. Jardel? Di certo non è stata una grossa perdita per il calcio italiano».

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