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Mai una prevendita così debole: ieri venduti poco meno di 15.000 biglietti

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Derby, per ora vince la paura

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Nonostante la buona posizione delle due squadre ancora in corsa per scudetto e Champions League il confronto cittadino all'ombra del Colosseo non sembra infiammare il cuore degli sportivi romani. E' passato quasi un mese, ma la Roma sportiva non sembra aver metabilizzato la notte del 21 marzo. La paura vissuta sulle tribune, gli spettatori stipati all'interno delle curve, i cancelli chiusi con i lucchetti, le macchine incendiate e le false voci che continuavano a rincorrersi hanno lasciato il segno sui tifosi che difficilmente torneranno alla prossima stracittadina. Negli ultimi anni la risposta dei tifosi delle due squadre non era mai stata così tiepida. Su settantamila posti in vendita solo quindicimila sono stati piazzati al primo giorno (la partita si disputa tra soli cinque giorni). Le previsioni finali arrivano a non più di 50.000 spettatori anche se molto dipenderà dai risultati di domenica prossima delle due squadre. Il problema della sicurezza sembra essere il primo ostacolo verso la partita che da sempre vale un'intera stagione. Ieri il p.m. Piro, che sta portando avanti le indagini su quanto accaduto lo scorso 21 marzo, ha ascoltato il questore di Roma Nicola Cavaliere ed il Prefetto Achille Serra in qualità di persone informate sui fatti. «Siamo in clima di pacificazione e di solidarietà. Non solleviamo altre polemiche», ha detto il prefetto dopo aver deposto per circa un'ora, davanti ai pm Piro e Sceniccola in merito ai fatti del derby Lazio-Roma del 21 marzo scorso. «Ho ricordato ai magistrati - ha aggiunto Serra - il mio ingresso in campo, la sollecitazione a riprendere il gioco ed il no dei calciatori a proseguire la gara». Gli sportivi vivranno il derby in maniera differente: difficilmente si potranno vedere famiglie sugli spalti. Qualcuno seguirà la partita da casa, altri si raduneranno nei pub, ma gran parte degli appassionati resteranno lontani dallo stadio. Ieri, nel primo giorno di prevendita, sono stati venduti meno di 15 mila biglietti. Quasi novemila abbonati giallorossi si sono presentati ai botteghini della tribuna Monte Mario per acquistare il tagliando della prossima stracittadina. Poco più di seimila abbonati laziali hanno preso il tagliando di curva Nord. Un'attesa quasi impalpabile: poche code ai botteghini e un'affluenza costante ma non strabordante. Una risposta debole insomma, nonostante i prezzi decisamente accessibili e le iniziative benefiche incentivate dal Sindaco Veltroni e dai capitani delle due squadre. In parte, la scarsa affluenza ai botteghini può essere generata dall'incontro infrasettimanale ma è evidente che l'attesa per la gara è decisamente diversa rispetto alle sfide passate. Stasera si capiranno meglio le intenzioni dei tifosi ma la sensazione è assolutamente negativa: lo stadio non sarà pieno. Al di là delle modalità di vendita che le due società hanno deciso di scegliere, i tifosi della Lazio puntano l'indice accusatorio verso l'agenzia di servizi della Lottomatica. Sulle frequenze di Radio Azzurra Italia numerosi sostenitori della squadra biancoceleste hanno evidenziato come numerosi tagliandi siano stati già venduti dalle ricevitorie senza chiedere all'acquirente l'abbonamento di Roma o Lazio. Per evitare problemi di contatto tra le due tifoserie la società biancoceleste ha fatto stampare alla Roma i biglietti riservati ai giallorossi in modo che si possa dividere la gente nelle tribune. Nelle curve, come al solito, questi problemi non ci saranno.

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