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Storace: beneficenza non resti caso isolato

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Ha commentato così la scelta del 21 aprile per la stracittadina il ministro dell'Interno, Giuseppe Pisanu, che ha poi aggiunto: «Speriamo che la partita si concluda bene anche per gli operatori delle forze dell'ordine, che finora hanno pagato senza alcun motivo prezzi non più sostenibili e non più accettabili». Laconico il presidente della Regione Lazio, Francesco Storace, che ieri ha scritto al presidente del Coni, Gianni Petrucci, per riproporre nella prossima stagione il trasferimento in beneficenza degli incassi dei biglietti dei vip: «Sono molto disamorato delle vicende del calcio - ha però commentato il governatore, abbandonando i panni istituzionali - vorrei vedere le due società di Roma più impegnate nel calcio che nella politica». Il consigliere d'amministrazione della Roma e consigliere comunale di An, Michele Baldi, vista passare la sua proposta del derby il 21 aprile chiede così uno sforzo in più: «Prima della partita dovrebbe esserci un incontro tra i rappresentanti delle due società, delle rispettive tifoserie, del Coni e delle forze dell'ordine per fare chiarezza e avviare il dialogo per superare una volta per tutte i problemi». Secondo Baldi trasformare gli incassi in beneficenza, gesto «pur nobile e condivisibile, non risolve i problemi di fondo». Contro i giochi politici attorno al derby si è lanciato anche il consigliere municipale di An, Rocca: «Finalmente una data per il derby è stata decisa così finirà il teatrino di una certa politica in cerca di gloria sulla scia del calcio romano». La critica di Rocca è rivolta al Campidoglio, perché ieri il sindaco Veltroni aveva commentato la scelta del 21 aprile in maniera piuttosto entusiastica: «Vogliamo che questo sia il derby della solidarietà».

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