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di RINO TOMMASI LA NOTIZIA non è ancora ufficiale ma è ormai opinione diffusa che il ...

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La data (Natale di Roma) è affascinante ma, se le condizioni (orario, sede e porte aperte) rimarranno quelle non riesco a capire perché non si giochi il 14, anticipando di una settimana l'allineamento del campionato di serie A. E' giusto che le esigenze dell'ordine pubblico siano prevalenti sulla presunta regolarità del campionato ma l'impressione, con tutto il rispetto e l'ammirazione per le forze dell'ordine, è che le autorità (prefetto e questore) abbiano voluto riaffermare un potere che la telefonata di Adriano Galliani aveva loro sottratto. La mia impressione è che Galliani abbia preso, senza averne il titolo, la decisione giusta quando ha capito che i giocatori non avevano nessuna intenzione di riprendere la partita e penso che, quando finalmente si giocherà, il derby dovrebbe essere una partita tranquilla. La Roma e la Lazio corrono per tre traguardi importanti: i giallorossi per lo scudetto e comunque per la seconda posizione, i biancoazzurri per il quarto posto che vuol dire l'ingresso in Champions League, molto importante anche per le conseguenze di ordine economico che può determinare. E' stato detto e scritto che il grande calcio non può fare a meno di Roma. Non v'è dubbio che la cosa più importante che si sia verificata nella storia recente del nostro campionato sono stati i due scudetti conquistati in sequenza dalla Lazio e dalla Roma, che hanno riequilibrato una situazione generale troppo favorevole alle grandi squadre del Nord ma ora si tratta di dimostrare che le due squadre della capitale siano autonomamente capaci di rimanere competitive ai massimi livelli senza aiuti dalla Russia, da San Marino o dalla Svizzera.

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