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SOGNI "Non sogno e non soffro più" (Roberto Baggio).

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Pat Symonds, direttore esecutivo degli ingegneri Renault: "Fatta la configurazione del tracciato, la Fia invia ai team delle mappe dettagliate sulle quali calcoliamo la traiettoria ideale della pista. Una volta stabilita la traiettoria migliore, iniziamo la simulazione vera e propria introducendo nei nostri programmi una monoposto virtuale, dotata di un assetto medio. Partendo da questa dotazione di base, si fanno delle prove con diversi rapporti del cambio e diversi carichi aerodinamici applicati agli alettoni". Per alcuni aspetti, però, il computer è inutile: "Ad esempio la variazione di aderenza del tracciato. Ed il cambiamento dell'aderenza di una pista anche solo del 3%, si traduce in almeno un secondo al giro in più o in meno". Altra variabile, i cordoli: "Non conoscendo quale tipo venga usato dagli organizzatori, non possiamo sapere quanto i piloti possano tagliare le curve. Le traiettorie cambiano se vengono impiegati cordoli bassi e tondi". DOPING Antoine Vayer, ex tecnico del team Festina, ha detto al magazine tedesco "Tour" che "i vincitori del Tour de France dal '91 in poi erano tutti dopati": "Corridori come Indurain, Riis, Ullrich, Pantani e Armstrong hanno raggiunto nella loro carriera livelli di rendimento superiori alle loro reali capacità". OCCHI "In un autodromo fatto bene, gli spettatori devono vedere gli occhi del pilota" (Hermann Tilke, autore del circuito del Bahrein).

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