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di LUIGI SALOMONE ANCORA otto partite, otto finali per confermare il quarto posto dell'anno ...

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Ormai i valori si stanno delineando in modo definitivo: c'è una poltrona per tre, Lazio, Inter e Parma. Sono queste le squadre che si contenderanno fino all'ultimo l'ingresso di servizio per la Grande Europa. Per le due concorrenti restano solo sette gare mentre la banda Mancini dovrà recuperare, probabilmente il 14 aprile, il derby con la Roma (a proposito per oggi il Giudice Sportivo dovrebbe dare la sentenza su quella paradossale nottata dell'Olimpico). Una gara che risulterà fondamentale per il piazzamento finale dei biancocelesti. Calendario La Lazio ha un vantaggio rispetto a Parma e Inter: disputerà ben cinque delle ultime gare nel suo stadio (a meno di squalifiche che sarebbero clamorose). Oltre alla Roma arriveranno quattro provinciali che sulla carta possono valere dodici punti potenziali. Siena, Ancona, Reggina e Modena si presenteranno all'Olimpico in rapida successione e saranno proprio quelle sfide determinanti per il risultato finale. Il Parma ha un buon calendario e l'entusiasmo di chi non ha nulla da perdere. Certo, c'è ancora da affrontare la Juve, l'insidioso Chievo oltre all'Inter a San Siro e all'Udinese all'ultima giornata, ma la condizione fisica e mentale degli emiliani, oltre alla freschezza atletica con una rosa molto giovane, rappresentano la garanzia che la squadra di Prandelli non mollerà fino alla fine. L'Inter, invece, ha i due scontri diretti in casa e questo potrebbe essere un vantaggio se, per la fine di aprile, la truppa di Zac avrà saputo ricostruire il rapporto, ora incrinato, con i tifosi nerazzurri. Inoltre le tre trasferte con Perugia, Lecce ed Empoli sono molto agevoli e dovrebbero favorire la volata finale anche se bisogna tenere presente gli eventuali impegni in coppa Uefa se la corsa verso la finale europea proseguisse senza tentennamenti da parte di Vieri e compagni. Problemi societari È chiaro che Parma e Lazio hanno uno svantaggio importante rispetto all'Inter: sono alle prese con gravi guai finanziari che, alla lunga, rischiano di condizionare il rendimento della squadra nel finale. A livello psicologico, però, i nerazzurri hanno più pressione rispetto alle concorrenti dopo aver fallito l'obiettivo scudetto e aver regalato ai tifosi più delusioni che gioie in una tormentata stagione. Altro elemento che potrebbe penalizzare la Lazio è la difficoltà di andare a rete da parte degli attaccanti. L'Inter si aggrappa alle magie di Adriano, Recoba e Vieri, il Parma si affida a Gilardino che ha già segnato quattordici gol in campionato uno in più della coppia Corradi-Inzaghi. Muzzi e Lopez latitano e così per ora ci hanno pensato Fiore e gli altri centrocampisti a sopperire alle magagne di un reparto con le polveri bagnate. La classifica parla chiaro: l'Inter ha segnato otto reti in più dei biancocelesti, il Parma quattro. In questo senso si spera che nelle ultime partite i bomber laziali si sblocchino e tornino ad incidere di più sui risultato. Dall'inizio dell'anno solo a Modena (Lopez), col Parma (Corradi e Lopez) e con l'Udinese (Inzaghi e Muzzi) la Lazio ha potuto contare sui gol degli attaccanti, il resto lo ha fatto lo splendido Fiore di questi tempi e gli altri pirati della banda Mancini che hanno ancora voglia di lottare.

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