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Con i calabresi sempre in avanti la Virtus colleziona solo figuracce Ingiudicabile l'esordio di McLeod Il tecnico Bucchi terminerà la stagione

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La Virtus Roma, in rottura prolungata, è stata sconfitta in casa dalla Viola Reggio Calabria 69-76, riuscendo così in due sole settimane, otto giorni fa c'era stato il tracollo con Cantù, ad estromettersi virtualmente dai playoff. Il lungo calvario di una squadra che avrebbe dovuto dar seguito agli splendori della scorsa stagione e che invece sta inanellando figuracce che il basket capitolino non meriterebbe, sembra non aver termine. Sarà pur colpa di un pò di sfortuna (infortuni a go go) ma appare impossibile giustificare tutti, dai giocatori, allo staff tecnico fino a quello dirgenziale per la costruzione di una squadra che molti dei ragazzotti mandati in campo con la canotta giallorossoblù non meriterebbero di difendere. La Virtus sta seppellendo, oltre alle proprie ambizioni, anche la dignità. E questa è la cosa peggiore. Myers è un giocatore con le valigie pronte, mentre altri, come Tonolli ad esempio, sono il fantasma dei leonini atleti di un tempo. In questo contesto si inserisce un Griffith che, protetto dal suo miliardario contratto, non è più lontanamente vicino all'idea di un giocatore, tanta è la goffaggine che ne contraddistingue i movimenti. Resta sospeso il giudizio sull'esordiente McLeod. Alcune doti, velocità e senso del ritmo, gli si leggono. Ma non poteva certo essere lui, chiamato in fretta e furia a sostituire Alexander, la medicina per una squadra moribonda. Che è stata sconfitta da una formazione fatta da giocatori magari poco talentuosi ma dal cuore immenso. Con il valore aggiunto in panchina del coach Lardo, uno che sa cavare il sangue dalle rape. E così il watusso Eze è stato capace di dominare Griffith, Lamma di far girare la squadra come un orologio e Blanchard di sormontare Tusek e Tonolli. In più poi, per i calabresi, c'è Eubanks, un assicurazione sulla vita visto che a 36 anni non ha smesso di fare canestro come e quando vuole. La partita? Roma sempre ad inseguire, con affanno, confusa dalle alchimie tattiche di Lardo. Avanti solo una volta sul 60-59 con Tusek al 30'. Ma la Tris non ha tremato ed ha condotto in porto la sua limpida vittoria. «Il tecnico Bucchi - ha detto uno sconsolatissimo presidente Toti al termine - non è in discussione. Con lui arriveremo alla fine della stagione. Poi si vedrà».

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