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Gattuso: «Evitiamo Arsenal e Real I bianconeri? Sarà difficile batterli»

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Gattuso spiega: «Preferirei evitare Arsenal o Real Madrid, anche se va detto che in Europa qualsiasi avversario è ostico». È chiaro che a Milanello si sia parlato ampiamente del successo di mercoledì sera contro lo Sparta Praga: «Possiamo aprire un ciclo: siamo una grande squadra. Però, per vincere ancora, bisogna rimanere con i piedi per terra. Il mio gol? Non fatto un gran tiro. Sono stato più bravo che fortunato nel trovare quella deviazione del difensore. Era da 5 anni che non segnavo un gol a San Siro». Poi, i commenti sulla strana esultanza (si è tolto la maglia per metterla sulla bandierina del calcio d'angolo): ìSapevo di non essere diffidato, altrimenti avrei lasciato stare. Ma ero così felice e volevo esultare con la curva, era da tanto che aspettavo questo momento. In quell'istante l'adrenalina, l'intensità della gara, il timore quando c'è stato il loro pareggio, mi hanno portato ad esultare così. Penso sia normale. A questo punto su cosa puntiamo? Non esiste un allenatore o una squadra che decidono di fare bene in una competizione e non nell'altra. Se non commetti grossi sbagli te la giochi fino all'ultimo in ogni manifestazione. Il verdetto lo dà sempre e solo il campo». Neanche il tempo di gioire troppo, che domenica sera il Milan sarà attesa da una Juventus, a dir poco avvelenata: «Quando si parla di questa squadra, bisogna avere più rispetto. Bisogna dire che la loro eliminazione dalla Champions League sia stata dettata dagli episodi, e non dal gioco. Prendendo gol al primo tiro in porta, sono stati condizionati tutto l'incontro. Anche perché per passare ne avrebbero dovuti fare 3. Mentalmente è una mazzata. Comunque fa piacere sapere che la Juve è fuori, perché stiamo parlando di una squadra forte. Domenica sera bisognerò evitare gli errori dell'anno scorso, quando sofferndo tanto, perdemmo 2-1». La formazione, a 4 giorni di distanza, pare quasi scontata: rientrerà Seedorf al posto di Ambrosini a centrocampo. E poi il solito ballottaggio in difesa tra Kaladze e Pancaro (con il georgiano favorito). Luc. Cat.

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