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di STEFANO CARINA MILANO — Il Milan non conosce pause nella corsa verso lo scudetto.

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Piccoli segnali, che si vanno a sommare a quelli già percepiti e visti in questo campionato, che lasciano presumere che questo sia proprio l'anno del diavolo rossonero. Partita bellissima, senza un momento di pausa quella di ieri con la Sampdoria. Ancelotti recupera Nesta in estremis mentre decide di risparmiare Sheva e rilanciare F.Inzaghi al fianco di Tomasson. Super-Pippo ha voglia di giocare e si vede: si batte come un forsennato dal primo secondo e già al quindicesimo si procura un calcio di rigore che ai più sembra netto. Non all'arbitro Trefoloni, che lascia proseguire. Poco male, due minuti più tardi il Milan è in vantaggio. Pirlo riceve un pallone ad una decina di metri dall'area, non ci pensa un attimo, carica il tiro che tocca il palo interno e si deposita in rete. Due minuti dopo, leggerezza di Antonioli che perde il pallone in uscita, F. Inzaghi lo anticipa ma Conte salva. E' un Milan strepitoso: ancora Inzaghi va vicino alla rete al 19', emulato da Tomasson al 21'. La Sampdoria sembra alle corde ma nel giro di tre minuti rimette la partita in parità. Prima Dida è bravissimo a chiudere su Diana, ma poi si deve arrendere al 27', quando dopo un cross dell'esterno doriano ed una spaccata di Gattuso tesa a liberare l'area, Doni si ritrova il pallone tra i piedi ed indisturbato pareggia i conti. La squadra di Ancelotti non ci sta e sette minuti dopo è di nuovo in vantaggio. Cross bellissimo di Pancaro, colpo di testa in anticipo di Inzaghi su Conte e per Antonioli non c'è nulla da fare. Nell'intervallo Novellino decide di rischiare la carta Flachi, non ancora al meglio dopo il lungo infortunio. Neanche il tempo di partire per i secondi quarantacinque minuti ed il Milan ha però già triplicato. Ancora Pirlo indovina un lancio per Kakà, che ha tutto il tempo di prendere la mira e battere con un diagonale preciso Antonioli. La Sampdoria accusa il colpo ed il Milan potrebbe dilagare. Kakà, Inzaghi, Gattuso, due volte Tomasson potrebbero arrotondare il risultato, ma la mira sbilenca ed un buon Antonioli negano loro la gioia della rete. A questo punto il Milan prende fiato e riesce fuori la Sampdoria che con Doni ha per tre volte la palla del 2-3. Al 69' è da sottolineare l'intervento di Dida che si esalta neutralizzando un colpo di testa da due passi dell'ex atalantino. Finale ancora rossonero con un Kakà strepitoso autore tra le tantissime giocate, di una discesa di ottanta metri palla al piede! Sheva nel finale grazia i doriani, sprecando un paio di buone occasioni.

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