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E NEL CAOS UN DETENUTO TENTA LA FUGA

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Arrivano i giallorossi Regina Coeli in festa

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La cosa ha dell'incredibile ma è assolutamente vera, successa in un nanosecondo sotto i nostri occhi. Approfittando del caos, inevitabile, innescato dalla visita dei giocatori giallorossi ieri pomeriggio a Regina Colei, un detenuto ha tentato la fuga: ma gli è andata male. Ha eluso la sorveglianza al primo cancello, s'è intrufolato verso l'uscita, ma è stato poi bloccato dalla sorveglianza che lo ha riportato alla sua sezione. Poco prima tre rappresentanti della squadra giallorossa, Mancini, Dacourt e un ritardatario De Rossi, avevano portato una ventata di felicità e speranza ai detenuti del carcere storico della capitale. Centoventi circa detenuti hanno partecipato all'interno della «prima rotonda» (così è chiama l'aula magna dove si celebra in genere la messa e vengono allestiti gli spettacoli teatrali all'interno del carcere), hanno incontrato i tre giallorossi accompagnati dal presidente Di Martino e dal team manager Tempestilli. Poesie e cori alla volta del gruppo giallorosso che ha regalato ai ragazzi intervenuti (scelti autonomamente tra i più tranquilli degli oltre novecento detenuti rinchiusi a Regina Coeli) magliette e materiale da calcio. Già, perché l'occasione è servita anche a premiare le squadre vincitrici del torneo di calcetto organizzato all'interno del carcere e vinto dalla sezione dei «nonni». «È stata un'esperienza unica, che ha fatto bene a loro e a noi — ha detto al termine De Rossi ai cronisti — una cosa che non avevo mai fatto prima. Mi sono reso conto di quanto è importante la Roma per questa gente. È stata un'emozione unica». Sulla stessa lunghezza d'onde anche Dacourt e Mancini che promettono di vincere in futuro anche per loro. Perché, come ha detto uno dei moderatori della giornata (detenuto anche lui) in un momento di caos successivo alla consegna dei doni giallorossi: «Calma ragazzi, non ci facciamo riconoscere... siamo tutti carcerati». Tiz. Car.

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