Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Questi manciniani trattati come figli di nessuno

default_image

  • a
  • a
  • a

Ma non ha dirigenti preposti al lamento più o meno sboccato presso i padroni del vapore, pure se l'avvocato Longo promette tuoni e fulmini dopo l'ultimo borseggio sopportato fra testimoni scandalizzati. Che non capiscono l'accanimento, da Guiness stagionale dei primati, verso l'organizzazione storicamente più trascurata a livello mediatico, nonostante un decennio di scintillante produzione calcistica. Ora basta. Ora bisognerebbe davvero imitare Galliani, Facchetti e altri grevi oppositori della strana coppia Bergamo-Pairetto, cui attribuiamo sovente designazioni nefaste senza ottenere radicali mutamenti. Qui la misura è colma; anzi, straripa di troppi episodi dove i biancocelesti vengono vessati dentro casa e fuori, con scientifica puntualità. Sì, nell'eventuale dubbio, reso possibile causa astrusi regolamenti (circa l'applicazione dell'offside e non solo!), Mancini scopre ripetutamente torti addirittura canzonatori che significano punti sottratti ai suoi meriti. Come se una bieca regia moltiplicasse tanto il Trefoloni quanto il De Santis, volendo restare ancora allibiti davanti allo scempio di Verona. Poi, riesumando variegate nefandezze si potrebbero citare Puglisi, Gabriele e Racalbuto, gentiluomini forse accomunati dalla certezza di colpire indisturbati grazie all'azzerato peso politico dei rappresentanti biancocelesti. Chi provvederà? Chi restituirà l'equivalente delle tre reti sacrosante già annullate contro il Milan (nella trasferta di campionato, a San Siro), l'Empoli e il Chievo? Cosa cercano i potenti? Desiderano frenare i ritmi entusiasmanti della public-company, proiettata sui prossimi preliminari-Champions League? Intenderebbero risarcire Moratti, distributore generoso di miliardi e attardato sognatore del quarto posto? Ogni sospetto appare lecito, visto che nel bilancio laziale non è ancora spuntato un Farina compensativo, tipo quello che ha privilegiato il Parma a scorno dei sampdoriani. E, dunque, noi suggeriamo accorati la direzione di Collina per il posticipo in arrivo. Evento che riguarda la regolarità della lotta-scudetto, prescindendo dalle ambizioni plausibili dei manciniani dopo lo sfratto clamoroso imposto al Milan sul versante-coppa Italia. Forza, un po' di trasparenza ritardata aiuterebbe questo pallone maleodorante.

Dai blog