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Myers risolleva la Lottomatica

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La squadra di Bucchi ha fatto tutto e l'esatto contrario, dilapidando in un battibaleno un vantaggio di 23 punti e finendo per portare a casa il match solo dopo un overtime tirato fino all'ultima azione. Insomma, il più classico esempio di gara a due volti, in cui i giallorossi hanno prima ipotecato e poi riaperto la contesa a causa di un deleterio black-out che ha rischiato di compromettere quanto di buono fatto a quel momento. Una tripla di Myers allo scadere dei tempi regolamentari e una maggiore dedizione difensiva nel corso dell'overtime hanno alla fine regalato una vittoria la cui importanza va oltre il semplice risultato, per come è arrivata e per l'iniezione di fiducia che può dare al prostrato ambiente Lottomatica, fuori dai giochi di Coppa e in affanno in campionato. La partenza di Roma fa ben sperare. I capitolini paiono poter prendere il largo sul finire del quarto, quando accumulano un vantaggio importante (26-17 al 9'), in coincidenza di un fallo tecnico fischiato ad un positivo Mario Boni. Il meglio dei padroni di casa nel corso della seconda frazione, quando grazie alla buon impatto di Branch e ad un gioco da tre punti di Tusek, Myers e compagni volano a +13. Bucchi, a ragione, non si accontenta, chiede ai suoi di alzare ulteriormente il livello di guardia e di dedizione difensiva. Il coach ottiene quel che vuole: la formazione di casa pigia ancora sull'acceleratore fino a toccare il + 17 a metà frazione, dando l'impressione di poter chiudere i giochi. Teramo, che nel corso del primo quarto aveva retto l'urto, sembra sul punto di finire al tappeto. Una tripla di Tusek, con Myers ed Esposito (non particolarmente in palla in attacco) contemporaneamente in campo, regala alla Bucchi band il massimo vantaggio (45-25), con Roma che gioca benissimo in attacco e fa quel che deve in difesa. Ma, difficile da credere, si tratta solo di un lampo, perché la Lottomatica comincia ad andare ad intermittenza e, complice anche qualche decisione arbitrale discutibile, Teramo comincia a far vacillare, minuto dopo minuto, il predominio di Tusek e compagni. Gli abruzzesi, pur senza rientrare definitivamente in gara, si scuotono, con Boni molto ispirato in attacco (18 punti per lui dopo i primi venti minuti). Una tripla di Carter regala alla formazione di Gramenzi il -10 (48-38), con la gara che comincia ad assumere di nuovo le sembianze di un match aperto. Teramo, ad un certo punto sotto anche di 23, chiude a -12 il tempo, prima ancora di dare il meglio di sé in una terza frazione in cui gli abruzzesi tornano definitivamente in partita. A metà tempo, sospinti anche da una tifoseria molto calda e rumorosa, Lulli e compagni tornano addirittura a -1, con Roma bravissima a complicarsi la vita e a fare l'esatto contrario di quanto aveva consentito a Barton e soci di allungare. Da quel momento in poi è grande equilibrio fino alla fine, con la Gramenzi band che trova anche la forza di mettere il naso avanti, prima che Myers regali la tripla dell'overtime alla Lottomatica. Poi, il supplementare, in cui gli uomini di Bucchi raccolgono forze e idee, facendo grande leva su un Myers tornato ad esser preciso e puntuale in attacco. Il resto lo fanno Tusek e Alexander, fino al liberatorio 91-83 finale con cui i capitolini mettono definitivamente sotto Teramo. Ma quanta fatica!

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