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Domani contro il Siena per dimenticare Ancona

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Se non altro, all'Italia questa palpitante parentesi ha fruttato un record, stabilite voi se invidiabile o meno: undici sostituzioni in un'amichevole internazionale non si erano mai registrate, ma il povero Trap doveva accontentare troppa gente importante. Rispetto per le grandi squadre, mezzo servizio per i loro campioni. Andrà peggio per tutti nel periodo delle qualificazioni mondiali del Sud America, a fine marzo, quando vi saranno problemi anche per l'amichevole Portogallo-Italia. Alla Roma verranno a mancare Samuel, Emerson e forse Mancini, scusate se è poco. Soffrirà il Milan per i suoi brasiliani, l'Inter rischia di perdere, tutti in una volta, Zanetti, Almeyda, Cordova, Recoba e Gamarra. Alle società, strangolate dalla antigiuridiche norme della Fifa, un ricorso a un tribunale internazionale non passa neanche per la mente. Per tornare al nostro orticello, dunque alla Terra, si riparte con un sabato di grandissimo spessore. Alle sei una sfida tra squadre talentuose come Sampdoria e Parma, quest'ultima magari un po' incostante come tutte le formazioni ricche di tanti giovanissimi. In serata, il derby del Meazza, l'imperioso Milan e l'Inter tornata a conoscere l'amaro della crisi dopo un risveglio che aveva fatto sognare un tifo così a lungo deluso. Arbitro Rosetti, uscito dalla griglia mista, a quattro, voluta da designatori sempre più insipienti, ammettendo che i record di Pairetto e Bergamo abbiano qualche chance di essere battuti. Collina, il più bravo, con gli altri a distacco di anni-luce, sarà ammirato all'Olimpico per Roma-Siena, partita bella e importante, per la quale sarebbe bastato qualcosa di meno. Rosetti aveva cominciato la sua carriera con splendide promesse, poi la sua vena è andata via via appannandosi, la stagione attuale non ha contribuito a riproporlo ai vertici della categoria. Domenica scorsa, ha combinato disastri in Siena-Parma e nonostante questo (che sia di Torino è un dettaglio, ma il Milan non sorride) è stato incluso nella fascia più illustre. A Verona, la presenza di un cherubino di grande personalità come Trefoloni immunizza la Lazio delle suggestioni del fattore campo, dunque la sola nota stonata riguarda la partita di maggior rilievo della giornata. Non resta che la rassegnazione: se a Cordoba sta bene l'equazione secondo la quale due incapaci funzionano meglio di uno solo, c'è poco da fare. La Roma, domani pomeriggio, tenterà di dimenticare la disavventura di Ancona, che a gioco lungo potrebbe pesare maledettamente. Sembra ordinaria amministrazione, anche se il Siena in spazi larghi sa mordere. Ma ai tifosi interessa di più, adesso, il destino della società, in bilico tra cordate, capitali esteri le cui origini si perdono nelle nebbie siberiane, capitali italiani non si sa quanto sufficienti a garantire il futuro. Che deve rimanere un futuro di prestigio, chiunque sia il timoniere.

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