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I bianconeri non brillano ma riducono le distanze dal vertice Nedved in ombra

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Adesso sono sei le lunghezze di ritardo dai rossoneri. La Juve fa suo il posticipo e si rilancia, ma la gara con la Reggina non è semplice. I calabresi scendono al Delle Alpi con la convinzione di non essere una vittima sacrificale e rendono difficile la vita alla Juve, anche a causa della cattiva serata di alcuni suoi uomini di punta. La Reggina non va oltre una gara attenta, ma riesce nel primo tempo a imbrigliare una Juve cui non giovano i due trequartisti, Maresca e Nedved, schierati da Lippi col tentativo di aprire le maglie della difesa reggina. A spianare la strada alla Juve è un gol di Maresca al 6' della ripresa. Ma che fatica. La partita stenta a decollare. Il primo tempo per 20' buoni è una lunga fase di studio. L'unico episodio degno di nota è l'infortunio occorso a Legrottaglie all'11'. Il giocatore si fa male al collo dopo aver respinto un pallone di testa. Il difensore bianconero rimane per lungo tempo a terra, pur non perdendo mai i sensi. Dopo qualche minuto e verificate le sue condizioni, i sanitari juventini lo autorizzano a rientrare in campo e riprendere regolarmente il gioco. La partita, comunque, rimane bruttina. La Reggina fa poco o nulla per pungere la Juve. Tutt'altro rimane chiusa nella sua metà campo aspettando gli uomini di Lippi per poi ripartire in contropiede. La Juventus, dal canto suo si intestardisce nel cercare di sfondare per vie centrali. Sfruttando i due trequartisti, la Juve potrebbe creare buoni varchi per gli esterni di difesa Zambrotta (dirottato a destra) e Pessotto. La Vecchia Signora, tuttavia, non riesce a scardinare mediana e difesa della Reggina. Tutto ciò che i ragazzi di Camolese concedono è qualche tiro dalla lunga distanza, che però non danno i risultati sperati. Del Piero e Nedved non sembrano essere in serata e l'apparato tattico di Camolese funziona. Funziona tanto bene che al 42' Stellone salta Thuram e si invola in contropiede, vede Cozza e lo serve davanti a Buffon. Bravo il portiere bianconero a non cadere nelle finte del trequartista calabrese e rimanere fermo fino all'ultimo, intercettanto il debole pallonetto di Cozza, che fallisce l'occasione della vita. Subito dopo Del Piero devia in rete un tiro di Nedved, ma di mano e per questo viene giustamente ammonito. Nella ripresa, la partita sembra indirizzarsi sui binari del primo tempo. A levare le castagne dal fuoco è Maresca, il migliore dei suoi, che risolve una mischia in area calabrese. Anche dopo il vantaggio juventino, la gara non si accende. Il pubblico invoca il nome di Pantani. La partita finisce in modo lento, così com'era iniziata. La classe di Nedved e Del Piero si vede al 37' (dopo un tiraccio di Cozza e una pregevole giocata di Miccoli): i due improvvisano un duetto con colpo di testa di Alex che scheggia la traversa. Pinturicchio colpisce anche una traversa, con un bel destro dalla distanza. Alla fine, gode solo la Juve, che ottiene il massimo risultato col minimo sforzo. Milan e Roma ora sono più vicine.

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