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di TIZIANO CARMELLINI NON parole contro, ma pro-Roma quelle pronunciate da Totti al ...

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Pro-Roma e soprattutto non contro Sensi (come l'entourage del capitano ha tenuto a precisare direttamente con il presidente giallorosso). Totti vuole garanzie per il futuro, economiche ma soprattutto tecniche, garanzie dirette più a chi verrà, che non all'attuale dirigenza. Insomma, il messaggio del capitano, è rivolto al dopo-Sensi. «Finora ho ascoltato soltanto chiacchiere — attacca il capitano giallorosso — ma noi giocatori vorremmo avere garanzie per il futuro». Sì, garanzie. Non solo quelle economiche che Totti si appresta a definire problemi «secondari», ma soprattutto tecniche. «Vorremmo fatti concreti — continua Totti — Perché se è vero che non moriremo di fame per gli stipendi arretrati (ieri è stato pagato il mensile di maggio, è in arrivo quello di giugno e c'è un accordo di massima per la rateizzazioni degli altri sospesi, ndr), sarebbe meglio vivere una situazione, diciamo normale. E soprattutto chiediamo più chiarezza, sapere come stanno realmente le cose. Io come tutti i tifosi voglio una Roma da scudetto». Già, il futuro della Roma che vede sempre più probabile l'ingresso di Capitalia a fine stagione. Praticamente la società finirebbe nelle mani di una banca. La cosa non preoccupa il capitano che ha in mente solo l'obiettivo finale: la Roma. «L'importante è che la Roma non fallisca». Per il resto Totti resta ottimista, crede ancora in questo gruppo e scongiura la crisi ammettendo, come Capello, solo un lieve calo. «Io lo chiamerei semplicemente calo — dice il giallorosso — del resto era impossibile tenere un ritmo così. In questo momento poi ci gira tutto storto e siamo penalizzati soprattutto dai risultati. Anche nell'anno dello scudetto giocavamo male certe partite, ma siccome le vincevamo non c'erano critiche». Quindi consigli sugli acquisti, in vista della prossima stagione. Già l'estate scorsa Totti aveva «suggerito» qualche acquisto ai suoi e, forse non a caso, alla fine è arrivato Chivu. «Se fossi il nuovo presidente della Roma — spiega sull'argomento — il primo della lista sarebbe Bobo Vieri. L'uomo ideale per il nostro attacco: da noi ritroverebbe stimoli nuovi». Ma la crisi, la situazione economica del calcio italiano e le prospettive per il futuro ipotizzano anche un ridimensionamento. «Questo lo vedremo — aggiunge Totti — è presto per parlarne. Di certo io, come anche i tifosi penso e voglio una Roma da scudetto». Per quanto riguarda il suo di futuro Totti non ha dubbi: vuole vincere e anche questo è un segnale. «Mi restano ancora cinque o sei anni da giocare al massimo livello e voglio vincere qualcosa: non posso certo accontentarmi di uno scudetto e una Supercoppa italiana». E sulla strada del capitano, come già successo in passato potrebbe esserci il Real Madrid. Totti è da sempre un pallino del club madridista pronto ad offrire una cifra attorno ai 35 milioni di euro. «Sono pochi? — scherza Totti — Coi tempi che corrono 68 miliardi non sono mica bruscolini. Ho letto dell'interessamento, ma non si è fatto vivo nessuno». Oggi intanto la Roma fa il punto della situazione, analizza l'ormai evidente crisi, in cerca di una soluzione. A Trigoria, prima della ripresa degli allenamenti, è in programma una riunione tecnica giocatori, staff tecnico e dirigenza (ma come previsto non ci sarà Sensi) per cercare di capire cosa sia successo alla Roma dei record. La soluzione, unica via d'uscita a situazioni di questo tipo, è la vittoria. Servono i tre punti con la Juve, domenica sera all'Olimpico nel posticipo della ventesima giornata di campionato, per tornare a sperare.

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