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I bianconeri agganciano la Roma a quota 43 con un gol in apertura dell'italo-argentino

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Batte 1-0 il Chievo e aspetta domenica sera la sfida dell'«Olimpico». A -5 dal Milan e dopo una partita di affanno e confusione. Non è un bel periodo ma se ne esce anche così, lottando con umiltà. Ieri Lippi ha tolto Pavel Nedved dopo un'ora e non era mai accaduto per scelta tecnica. Ha tolto Trezeguet, dopo una buona gara per dare spazio a Di Vaio ed ha tenuto dentro Del Piero fino alla fine. Sembra chiaro il piano per ritrovare tutti, anche moralmente, per il mese più duro e la prossima Champions. Intanto, però, la Juve non ritrova se stessa. È vero che non perde da 2 mesi ed ha fatto 17 punti in 7 partite, ma non ha la verve solita, quella che può garantire tenuta. Almeno per ora. È vero anche che la Juve ha abituato agli strappi e alle ripartenze improvvise, cicliche per antonomasia, e che negli ultimi due anni è stata capace di recuperare su tutto e tutti infilando la classica serie di vittorie consecutive. Così come è vero che l'anno scorso, in questa giornata, la 19esima, era terza, dietro a Inter e Milan. Però è anche vero che al novantesimo e passa, Semioli ha avuto davanti la palla del pareggio, inspiegabilmente solo con Legrottaglie e Montero in ritardo abissale, quando c'è solo da amministrare l'1-0. Semioli ha sbagliato, l'ha toccata male di testa, Buffon ha parato. Altro non è successo nella porta del portierone, ultimamente mortificato, ma poco altro è capitato anche dall'altra parte. La Juve segna dopo 10' ed è un bel gol. Trezeguet si offre da sponda a Camoranesi ed il diagonale è vincente. Un gol oriundo, in sinergia italo-franco-argentina. Poi però la Juve non affonda. C'è solo un tiro di Nedved al 20', che Marchegiani va a parare bene. Il resto è brutto. Il campo non aiuta, anzi preclude il palleggio a terra. Si va avanti con giocate estemporanee, la più bella è di Del Piero che però dopo due dribbling stretti è chiuso da Barzagli. Il Chievo non tira mai e si resta 1-0. Nel secondo tempo dopo 17' Lippi richiama Nedved, entra Conte. Partita bloccata. In tutto un colpo di testa di Del Piero ed un tiro di Trezeguet in mezzora. Poi entra Di Vaio per il francese. Montero rischia l'autogol proprio alla mezzora anticipando Cossato e sfiorando l'incrocio dei pali di Buffon, che si mette le mani tra i capelli. Al 34' Di Vaio spreca un contropiede tirando, dopo una bella accelerazione, sull'esterno della rete. Sofferenza fino alla fine con Semioli che a tempo quasi scaduto schiaccia male a terra un cross di Santana. Finisce così. Ma la Juve dovrà ricominciare diversamente. Altrimenti la forbice con il Milan potrebbe allargarsi irrimediabilmente appena a febbraio.

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