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Milan, il segreto è la ripresa

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Rossoneri quest'anno sempre decisivi nella seconda frazione di gioco

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Il tecnico rossonero lo sottolinea da quest'estate, da quando la sua squadra ha cominciato la stagione con un precampionato disastroso, la sconfitta nella Supercoppa Italiana contro la Juventus e i dubbi che già montavano solo pochi mesi dopo il trionfo dell'Old Trafford. È lì che Ancelotti ha preparato il nuovo Milan. «L'anno scorso una volta preso il gol cercavamo subito di rimediare, quest'anno abbiamo imparato ad essere pazienti: questo è il mio Milan maturo», ha detto l'allenatore proprio nell'immediata vigilia della partita col Siena, quella che poteva dare e ha dato il primo posto in classifica solitario, ma anche quella che poteva significare tutto il contrario: la grossa delusione. Il Milan ha fatto quello che voleva Ancelotti: ha aspettato per 40' poi ha segnato, si è rimesso in guardia, ha resistito alla reazione del Siena e dopo 10' della ripresa ha raddoppiato, chiuso tutto. Perchè dopo il gol di Flo, a 5' dalla fine, la squadra rossonera è sembrata quasi offesa, ha preso a giocare e ad attaccare fino all'ultimo. Protagonisti, oltre a Kakà, l'ultimo fuoriclasse del campionato italiano, gregari come Brocchi e Pancaro, con Cafu che ha corso sempre e Shevchenko spesso di rientro a centrocampo: è stato l'attaccante ucraino a fare l'assist per il vantaggio milanista. La grinta e la pazienza, determinazione e attesa, per questo il Milan ha costruito i suoi record nella ripresa. Il Milan nei diciotto secondi tempi disputati in questo campionato non ha mai perso un punto rispetto al risultato del primo tempo. Non solo. In sei occasioni, contro Bologna, Empoli, Roma, Reggina, Brescia e Ancona il Milan ha fatto meglio, portando a casa, 12 punti in più in classifica.

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