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MILANO — «Vieri è venuto da me, ha detto che aveva dolore.

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Vieri in tribuna, perché? «Vieri non si è presentato al raduno per la partenza di Udine martedì. La società l'ha multato ed è finita lì. Poi ho parlato con lui ieri (sabato, n.d.r.), è venuto da me con una borsa del ghiaccio sulla coscia, mi ha detto che aveva sentito un dolore alla gamba calciando con violenza un rigore. E io ne ho preso atto. Credo che sia accaduto tutto ciò che è accaduto solo perché non ci siamo parlati. E per me il dialogo è fondamentale. Ma Vieri resterà con noi fino alla fine dell'anno. E come con tutti i calciatori, quando c'è un problema va affrontato con calma e serenità. Questa è la strada da intraprendere. Senza alzare mai la voce». La voce l'hanno alzata però i tifosi. Javier Zanetti, Cordoba e Materazzi sono usciti a piedi dalla rampa del garage dello stadio di San Siro, dove, controllati dalle forze dell'ordine, si erano attestati mumerosi tifosi dell'Inter che contestavano la squadra, scandendo cori di ogni genere. Il capitano ha detto che la loro uscita era tesa a chiedere un «aiuto» ai tifosi, in questo momento fattosi di nuovo delicato, anche se i rappresentanti degli ultrà non sono apparsi molto convinti. E, infatti, alcuni hanno rincarato la dose nei cori, rivolti a giocatori e società. Zanetti ha comunque difeso l'operato del presidente Moratti. Poi la tensione è andata scemando e alcuni giocatori nerazzurri hanno potuto lasciare lo stadio in auto fra qualche fischio, qualche invettiva e nulla più.

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