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di TIZIANO CARMELLINI DIMENTICARE il Milan e ripartire per restare lassù.

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Il friulano va avanti col tridente, non cambia modulo e a Perugia toccherà a Delvecchio fare il terzo lì davanti assieme a Totti e Cassano. In difesa rientra Zebina. Il tecnico giallorosso è fiducioso perché vede di nuovo la giusta rabbia negli occhi dei suoi giocatori. «Siamo pronti per ripartire». Milan alle spalle? «Sì, almeno dalla voglia che leggo nei miei giocatori». Quindi la Roma tornerà a fare la Roma. «Sono fiducioso perché ho visto che i ragazzi hanno reagito alla sconfitta». Potrebbe essere stata terapeutica. «Già, con la classifica positiva a volte certe cose possono essere salutari. Siamo tornati con i piedi per terra». Forse la Roma ha creduto troppo in se stessa? «Ora non abbiamo più nessun vantaggio reale sul Milan (che deve recuperare una partita, ndr), o la possibilità di mandarlo a sei punti. Quindi siamo pronti a ripartire». È un momento delicato? «Perché mettere il carro davanti ai buoi? È presto. Ma è tipico di Roma». Spieghi prego. «In questa città le cose vanno o bene-bene, o male-male. La via di mezzo non esiste, ma a volte è la migliore: in fondo per noi martedì è arrivata solo la prima sconfitta». Caso Cassano? «Già archiviato, sul caso si sono scritte cose non vere. E qui chiudo». Tra i convocati non c'è Montella. «Vincenzo ha ancora qualche fastidio, in settimana ha giocato una frazione della partitella e ieri (sabato, ndr) si è allenato solo in palestra». Panucci invece? «Ha la febbre, quindi è rimasto a casa». Giocherà Zebina che non aveva gradito l'esclusione nel match contro il Milan. «Devo fare delle scelte, sono obbligato, è un diritto e un dovere dell'allenatore scegliere, anche sbagliando. Ma ora con una gara ogni tre giorni, ci sarà spazio per tutti». Qualche dubbio in attacco: pensa di rinunciare al tridente? «Il tridente ci ha portato ad ottenere risultati, non vedo perché 15 giorni fa andava bene e adesso no. L'importante è che il tridente supporti la squadra». Cosa non successa contro il Milan: chiederà qualcosa di particolare ai suoi attaccanti domani? «Solo quello che chiedo ogni volta: che a turno uno di loro aiuti la squadra, altrimenti non può funzionare, non si può giocare in tre lì davanti aspettando la palla». Che Perugia pensa di trovare? «L'ho vista contro la Juventus e ha giocato un'ottima gara. È una squadra in salute, da temere anche perché con noi c'è forte dualismo. Sarà difficile, ma se vogliamo arrivare in fondo, dobbiamo superare tutti gli ostacoli». Concorrenti per il titolo? «Sempre quattro, ma è importante essere avanti e avere punti di vantaggio: attenti al Milan ma anche all'Inter, alla Juve e alla Lazio». Conferma un suo contatto con il Chelsea di Abramovich? «Non lo sapevo, mi fa piacere. Lo apprendo dagli spagnoli...». È ancora così convinto che Emerson resti alla Roma? «Sono convinto che resterà. Stanno trattando e finché c'è una trattativa non si può chiudere nessuna strada».

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