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IL BOMBER NERAZZURRO FESTEGGIA I 100 GOL

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Ma niente ormai sembra più capace di scalfire quella maschera da duro, quel borbottio scontroso che è diventata ormai una delle sue caratteristiche e che lui si porta volentieri appresso, come il cerchietto tra i capelli o la maglietta col cuoricino. Anche quando sorride, come ieri, quando si concede qualche battuta. «L'ultima volta che mi sono seduto qui - precisa il bomber nerazzurro - è stato dopo il mondiale del Giappone. Io però non litigo con voi» dice rivolto ai giornalisti ai quali, ad ogni buon conto, suggerisce per oggi un titolo del tipo «Vieri non è polemico». E infatti Bobo scansa accuratamente ogni insidia, sul rapporto coi tifosi, sull'arrivo di Adriano, sulle voci di mercato, sul tormentone dell'esultanza. Ha fatto cento (poco, tanto?, «i tifosi pagano il biglietto e hanno diritto di pensarla come vogliono», taglia corto) e adesso vuole arrivare anche a vincere. Con l'Inter subito, con la Nazionale quando sarà il momento. Non mostra particolare euforia, Vieri, per la classifica accorciata dall'impresa del Milan a Roma. «Non dobbiamo guardare la classifica, ma solo quello che facciamo noi - dice - fondamentale è migliorare il gioco». Ma l'Inter, secondo te, può farcela a vincere lo scudetto? «Non lo so - risponde - il campionato è ancora molto lungo, si può perdere contro chiunque. Noi dobbiamo crederci sempre e giocare bene, perchè giocando bene hai più possibilità di vincere». E la festa dell'«incoronazione»? «La corona non è stata un'incoronazione, ma uno scherzo simpatico di Materazzi - racconta Bobo - che mi stava stressando da settimane con questa storia del gol numero cento. Che però è un traguardo bello e importante per il quale ringrazio i miei compagni che mi hanno permesso di arrivarci». Vieri occupa adesso il nono posto tra i cannonieri nerazzurri di tutti i tempi. Arrivare a superare tale Aebi (106 reti) è obiettivo quasi scontato per questa stagione vista la media di Bobo. Per raggiungere Nyers a quota 133 invece è necessario restare interista, anche per la prossima stagione. Resterà Vieri che voci di mercato portano lontano da Milano un giorno si e uno no, ora che è anche certo il ritorno di Adriano? «Le ipotesi che mi riguardano fanno parte del sistema. Un giorno si dice che devo andare via, un giorno invece dicono che devo restare. Io - dice con una smorfia - voglio restare, all'Inter sto bene. Poi, come sempre, vedremo cosa succederà a fine anno. Ne parlerò col presidente Moratti e non ci saranno problemi, come al solito».

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