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di TIZIANO CARMELLINI ROMA in vetta alla classifica da sola.

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Ma dal punto di vista del gioco, un passo indietro per la squadra che finora aveva fatto vedere il calcio migliore. Non bastano le solite giocate di Totti, il suo gol e l'ennesimo monopolio assoluto a centrocampo di Emerson. No questa è la Roma meno bella vista finora, con un Mancini evanescente, un Tommasi inesistente e un Lima a tratti irritante. Conta il risultato vero, ma vincere così, grazie a un calcio di rigore per altro dubbio (la posizione, non il fallo) e passare buona parte della ripresa a difendersi non soddisfa a pieno i quarantottomila dell'Olimpico. Ma forse anche questo è un segnale positivo: una gara così lo scorso anno la Roma l'avrebbe al massimo pareggiata. Quest'anno vince e si porta da sola al comando aspettando il Milan. Modena blindato Capello non cambia e in campo scende più o meno la Roma vista contro il Chievo sette giorni addietro. In difesa c'è però Panucci e non Zebina, mentre a centrocampo, con Dacourt ancora fuori, il tecnico friulano continua a dar fiducia a Tommasi e a tener «punito» il giovane De Rossi. Il resto è la solita Roma, con Totti e Cassano lì davanti a devastare l'amor proprio degli uomini di Malesani. I due giallorossi regala momenti di delirio assoluto, giocate di prima e assist da Pallone d'Oro. Dall'altra parte un Modena che parte blindato. Difesa a quattro prontra a trasformarsi a cinque e anche a sei giocatori in linea, quando i giallorossi partono in velocità. Subito Roma Per niente condizionati dai risultati degli altri campi, gli uomini di Capello spingono da subito sull'acceleratore. Servono i tre punti per chiudere l'anno in testa al campionato e passare un Natale sereno. Totti lo sa e parte a testa bassa. Gli bastano tre minuti per mettere per la prima volta un compagno da solo davanti a Ballotta. Cassano però non trova di testa l'angolo giusto e il pallone sfila a lato. Un minuto dopo Messina non fischia una trattenuta in area di Ungari su Carew. L'olimpico esplode, ma si gioca. E forse proprio la consapevolezza di aver sbagliato, costringe Messina al secondo errore della serata. Tre minti dopo infatti (7'), Balestri stende Totti al limite sinistro dell'area difesa da Ballotta. Il fallo inizia qualche millimetro prima dell'area gialloblù, Totti cade in area e Messina indica deciso il dischetto: è rigore. Totti dagli undici metri non fallisce: palla da una parte, Ballotta dall'atra: fa uno a zero e roma da sola in testa alla classifica. Il Modena reagisce Ma la Roma non affonda sul Modena che accusa la botta e per dieci minuti buoni resta chiusa nella sua metà campo alla disperata ricerca della giusta via per rientrare in partita. Miracolo dell'ex Pivotto (14') che nega a Carew la gioia del raddoppio. Il norvegese fa tutto bene, raccoglie l'assist profondo di Totti, salta Ballotta in uscita e depone la palla in rete: nella traiettoria però s'inserisce Pivotto che regala alle coronarie di Malesani ancora qualche ora di vita.Poi cresce il Modena che inizia a mettere il muso dalle parti di Pelizzoli. Bello quanto decisivo un intervento in chiusura di Chivu (22') su Amoroso: uno dei più attivi dei suoi lì davanti. Ancora Modena, ancora Amoroso quattro minuti dopo che costringe Pelizzolial primo intervento della serata: facile la presa a terra sul colpo di testa dell'attaccante del Modena. Ripresa bruttina La Roma fatica a chiudere i giochi contro la squadra di Malesani, che a tornar a casa a tasche vuote non ci sta. Ne esce così un secondo tempo bruttino, con i padxroni di casa forse appagati dal risultato che ci provano ma non affondano e i cambi di Capello sembrano condizionati più da acciacchi dei suoi che non da scelte tecniche. Zebina per un Panucci trotterellante al nono della ripresa e De Rossi per Carew al 23'. Scompare così il tridente e la Roma col 3-5-2 fatica a chiudere la partita. Serve un miracolo di Pelizzoli alla mezz'ora per portare via i tre punti e allungare in classifica. Ma a Capello va bene anche così e adesso tutti a Empoli.

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