Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

All'Olimpico (ore 20.30, Sky Sport 1) sfida decisiva per le ambizioni delle due contendenti

default_image

  • a
  • a
  • a

Ne ha bisogno stasera (Olimpico, ore 20.30, diretta Sky Sport 1) nella delicatissima sfida contro la Juventus che anticipa di soli tre giorni l'appuntamento verità di Praga contro lo Sparta che vale l'accesso alla seconda fase di Champions League. Tre giorni per decidere il futuro, tre giorni da brividi con l'angoscia di finire dietro la lavagna dei cattivi se le cose dovessero andar male. Ma è la stessa angoscia che vive anche la Juve. Due sconfitte di fila, con l'Inter al Delle Alpi in campionato e poi col Galatasaray in Champions League, pesanti soprattutto quella contro Zaccheroni, tanto da far intendere che questa Juve non è invulnerabile. Due squadre al bivio, ma per carità, non ditelo nè a Mancini, nè tanto meno a Lippi. Il tecnico bianconero non vuol sentir parlare di crisi, e lo stesso fa quello biancoceleste, convinto come non mai di poter vincere. Stasera e martedì a Praga. Guai a fermarsi Convinzione tanta ma anche qualche brivido di paura. Già. La Juve non aveva mai perso due partite di fila, e questo la dice lunga sulla volontà dei bianconeri di dare un calcio alle beghe del recente passato e riproporsi in grande stile al campionato. Tornano Buffon, Thuram, Legrottaglie, Nedved, Del Piero e Trezeguet, ovvero i migliori, che avevano saltato il match di Dortmund, ma soprattutto Lippi ritrova quel Zambrotta che nel tempo è diventato il vero giocatore insostituibile nello scacchiere del brizzolato viareggino che non a caso ritrova il sorriso. Guai a parlargli di crisi, però. Dodici reti subite in undici giornate stanno a significare che la difesa bianconera non è poi così solidissima e che con questi numeri (Roma e Milan che guidano la classifica hanno subito soltanto quattro reti), non si va tanto lontano. Lippi lo sa e neppure lo nasconde e prepara una Juve più attenta, non solo dietro, ma soprattutto in mezzo. Giocherà Davids, e con l'olandese potrebbe quadrare meglio il cerchio del centrocampo bianconero. Senza scelta Tra stasera e martedì la Lazio si gioca gran parte del suo futuro. È già lontana 8 punti dalla vetta che un nuovo scivolone chiuderebbe quasi definitivamente i sogni di rientrare nel giro delle grandi, ma soprattutto sarà a Praga che la Lazio dovrà dimostrare di avere i numeri per continuare a volare alta in Champions League. Stasera Mancini presenta una Lazio d'assalto. Difesa a quattro con Stam a destra, Negro e Mihajlovic centrali, Favalli esterno di sinistra. In mezzo, assente lo squalificato Stankovic, il tecnico di Jesi punta a sorprendere la Juve con un centrocampo camaleontico, con Fiore esterno a destra e Muzzi a sinistra, Liverani centrale e Giannichedda che giocherà davanti alla difesa a coprire ulteriormente gli affondi bianconeri. Incessante dovrà essere l'opera di Muzzi, oppure di Claudio Lopez sulla fascia sinistra. Tenere la posizione, ma fungere da terza punta dietro a Corradi e Inzaghi. Chiara la volontà di Roberto Mancini di giocarsi la partita a viso aperto, senza tatticismi inutili e senza neppure pensare a quello che sarà martedì. Troppo importante la sfida di stasera per sacrificarla sull'altare della Champions. Che lo spettacolo cominci Settantamila spettatori, con larga rappresentanza bianconera, cento televisioni collegate. Batte forte il cuore della tifoseria biancoceleste. Dalla radio dei tifosi della Nord è chiaro il messaggio lanciato al popolo biancoceleste. Una notte per la Lazio, per continuare a sognare ancora. Arbitra Bolognino ed è già la quarta volta che mette piede sul tappeto dell'Olimpico. Lazio e Juve sono lì, pronte ad uscire dal tunnel dell'Olimpico. Saranno novanta minuti di grande intensità, da vivere fino alla fine. Da vincere. E la Lazio, stasera, ha tanta voglia di provarci.

Dai blog