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SIENA amara per la Lazio anche dal punto di vista arbitrale.

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Il motivo? Un cartellino rosso pesante che il direttore di gara ha estratto sotto il naso del serbo a metà ripresa, su indicazione del primo collaboratore. Secondo il guardalinee, le offese rivoltegli da Dejan per non aver concesso una punizione alla Lazio erano troppo intollerabili per consentirgli di proseguire la partita. Il fallo da sanzionare è in effetti piuttosto evidente e avviene a brevissima distanza dal punto di osservazione del giudice di linea. Stankovic, servito da Oddo, gira immediatamente verso il centro dell'area ma il pallone incoccia il braccio allargato di Cufré. Il capitano della Lazio va a chiedere a brutto muso l'intervento del guardalinee, che risponde chiamando Bertini e suggerendo l'allontanamento del giocatore. Più tardi un altro nettissimo fallo di mano, stavolta di Taddei, viene ancora una volta ignorato dallo stesso collaboratore arbitrale. Dal canto suo, Bertini non sa correggere gli errori altrui, ma ha il merito di lasciar giocare le due squadre ignorando gli interventi veniali. Sul suo taccuino fisniscono Ventola, entrato a forbice su Couto, Liverani, etrata scomposta su Flo, e Cucciari, per una trattenuta su Oddo.

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