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Possibile fusione tra Hellas Verona e Chievo

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Si tratta della possibilità che il Chievo e l'Hellas (antica denominazione del Verona Calcio) possano fondersi in un'unica squadra. Da veronese e da tifoso dei due club la notizia non mi ha fatto piacere per due buoni motivi. Perché ha il sapore di una resa da parte del Verona che in questo momento si trova in piena zona retrocessione con il pericolo di un'umiliante discesa in serie C, un livello che il Verona ha toccato solo in due stagioni (1941-42 e 1942-43) in tutta la sua storia, che peraltro comprende anche un indimenticabile scudetto (1984-85). Il secondo motivo è che un'ipotesi di questo tipo minaccerebbe la regolarità del campionato di serie B, già compromessa l'estate scorsa da una delle peggiori decisioni mai prese dalla nostra Federcalcio. Se il progetto prendesse consistenza con quale spirito affronterebbero le prossime partite i giocatori del Verona? Il binomio Verona-Chievo rappresenta un caso unico nel panorama calcistico nazionale. Purtroppo è durata poco l'illusione di avere due squadre competitive in serie A. Ricordo con piacere il clima di entusiasmo ma anche la qualità di gioco che aveva caratterizzato il primo derby in serie A (18 novembre 2001), quello che ha avuto per protagonista Alberto Malesani. Poi è arrivata, per il Verona, la più incredibile delle retrocessioni: 25 punti nel girone d'andata, 14 nel ritorno, 30 punti in casa, solo 9 in trasferta, nove partite perdute dopo essere stati in vantaggio. La caduta in serie B ha avuto conseguenze pesanti. Dopo una fugace apparizione in serie A nel 1957-58, da quando il Verona è tornato nella massima serie nel 1968-69 ha subito cinque retrocessioni ma le quattro precedenti erano state riscattate con autorevoli ritorni. Questa volta il clima e le difficoltà sembrano diverse. Intanto il Chievo, meno bello e brillante di quello di due anni fa ma comunque capace di tenere bene il campo malgrado le inevitabili cessioni (Corradi, Luciano, Manfredini, Marazzina, Corini),continua a rimanere un modello, quasi fastidioso per il mondo dissoluto del nostro calcio. La più bella notizia che ho ricevuto da Verona si riferisce ad un pomeriggio del 9 settembre del 2001 quando il pubblico del Chievo ha applaudito, insieme alla vittoria della propria squadra sul Bologna, la notizia che il Verona aveva vinto a Venezia. Forse i tempi sono cambiati ma è bello che Campedelli e Pastorello si parlino, così come è bello che la naturale rivalità tra i tifosi sia meno ruvida di quella che caratterizza i derby di altre città ma io spero di poter continuare a tifare per due squadre.

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