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Segna Stankovic, pari di Grosso poi Corradi e Inzaghi castigano la squadra di Cosmi in otto

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Lazio-Perugia è un banco di prova serissimo per il docile Bolognino, soprattutto perché la squadra di Cosmi è una polveriera incontrollabile, con una miccia lunga appena un tempo. Che al 47' esplode, dopo che Stankovic infila Tardioli. Nell'azione, lamentano i biancorossi, Conceicao a centro area avrebbe ostacolato Fusani: le immagini rallentate smentiscono, la rete era regolare. Le esagerate proteste portano all'ammonizione di Tedesco. Le scintille montano nella ripresa, che si apre con due falli vistosi di Inzaghi prima e di Grosso poi; Bolognino si limita a fischiare. Al 25', la svolta. Diamoutene, in ritardo, manda al tappeto Favalli con un'entrata killer: l'arbitro lo butta fuori, il difensore va a scusarsi e esce dal campo senza discutere. Subito dopo il Perugia intero perde la testa. Ogni entrata è a far male, nascono risse e contestazioni. Nella prima, Ignoffo schiaffeggia Conceicao, Bolognino spedisce entrambi sotto la doccia. Nella successiva, Giannichedda discute con Gaucci junior e Inzaghi litiga con Cosmi, anche lui espulso dal direttore di gara. Mentre Mancini frena i suoi a forza di spintoni e minacce. A tempo quasi scaduto, infine, Di Loreto scatena la sua rabbia sul ginocchio destro di Liverani: ancora rosso sacrosanto.

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