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Contro il Perugia il portoghese cerca il riscatto dopo un periodo nero

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Sergio Conceiçao prova a cambiare la sua stagione finora deludente, nonostante le attese personali e dei tifosi che ricordavano le sue volate sulla fascia destra della Lazio dello scudetto. Reduce da tre stagioni negative con Parma e Inter, il portoghese si era presentato a Roma con la voglia di riscattarsi e riproporsi a grandi livelli. Ha persino accettato un contratto annuale (molto inferiore al precedente) per tornare a vestire la maglia della squadra con cui aveva conquistato la ribalta. Pochi proclami, non sono nel sue stile, tanta voglia di riconquistare una tifoseria a cui è molto legato. Insomma tutto faceva pensare a una riedizione della parabola del «figliol prodigo». E, invece, i sogni di un pomeriggio di mezza estate sono rimasti nelle parole e nei propositi. Soffre il portoghese a Formello, sgobba più degli altri per ritagliarsi uno spazio importante, ma finora, quando ha avuto la possibilità non è andata bene. Anzi, l'atteso salto di qualità che la squadra doveva avere dalla sue giocate non c'è mai stato. Prima è stato rallentato da problemi fisici, poi ha avuto anche una reazione scomposta dopo un cambio di Mancini, peraltro giustificato da una prestazione al di sotto delle sue possibilità. Nella trasferta di Londra contro il Chelsea non ha lasciato il segno, nel derby è finito sul banco degli imputati per l'errore decisivo: non ha rispettato le consegne e non ha preso posizione in barriera sulla punizione da cui è scaturita la prima rete della Roma. Una dimenticanza grave dopo una partita anonima nella quale aveva pure avuto un paio di palloni per poter impegnare Pelizzoli. Tant'è. Ora è acqua passata, anche se questi primi tre mesi di nuovo da laziale se li era immaginati completamente diversi. All'orizzonte c'è il Perugia e l'infortunio di Fiore gli concede un'altra possibilità per cambiare la storia di quest'annata. Sabato scorso ha festeggiato con i compagni il suo ventinovesimo compleanno e spera che finalmente il periodo sfortunato sia alle spalle. Servirebbe un assist, magari un gol peraltro già sfiorato più volte nelle precedenti esibizioni. Un evento che cambi tutto, che gli permetta di ricaricare le batterie e tuffarsi nella sua nuova avventura biancoceleste che, per ora, non sembra ancora iniziata. La sfida contro la squadra di Cosmi sembra fatta apposta per poter rivedere il vero Conceiçao, quello dei cross vellutati, dei dribbling ubriacanti e delle corse imprendibili sulla fascia destra: Mancini e la Lazio hanno bisogno di lui per uscire fuori dal tunnel della crisi in cui è piombata la squadra dopo le sconfitte contro Chelsea e Roma.

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