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«Il cammino è ancora lungo, ma la Roma c'è ed è una delle candidate allo scudetto»

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«Si comincia a delineare il campionato - dice il centrocampista giallorosso dal ritiro dell'Under 21 a Fiuggi - con tre squadre che si sono staccate al vertice della classifica e le altre subito dietro. La vittoria con la Lazio ci dà maggiore convinzione: l'ambiente è tranquillo e quest'anno riusciamo a vincere le partite anche con un solo episodio, mentre nella passata stagione andava tutto storto. L'arrivo di Chivu ha dato più autorevolezza alla squadra che ora sa di poter tenere testa fino in fondo a Juve e Milan. Finora i risultati sono arrivati a prescindere dal modulo tattico utilizzato da Capello». Il suo primo derby in campo lo racconta così: «Sono entrato subito dopo lo straordinario gol di Mancini. E il clima a noi favorevole mi ha galvanizzato. Mi sentivo felice per la scenografia, il calore del tifo, per tutta quella gente che riempiva l'Olimpico. Davvero un'emozione unica». Per De Rossi Juve e Milan si equivalgono: «Non saprei indicare chi tra le due ha le maggiori possibilità di vincere lo scudetto. La squadra di Lippi, però, ha una mentalità sempre vincente e lo ha dimostrato anche con l'Udinese». Poi De Rossi risponde a un domanda su Dacourt: «È assurdo mettere in discussione il suo valore. All'esterno c'era voglia di farlo sembrare meno forte di quello che è». La popolarità del giovane centrocampista giallorosso è in crescita (a Fiuggi è stato il calciatore più acclamato e richiesto per gli autografi dalle scolaresche giunte ad assistere l'allenamento dell'Under 21) e le voci di un interessamento dell'Inter non lo distraggono: «Io penso solo alla Roma. In questo campionato - conclude - credevo di fare solo qualche presenza, invece, tranne la partita con l'Ancona, ho sempre giocato e sono molto contento di come vanno le cose».

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