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di FABRIZIO MARCHETTI TUTTI uniti intorno alla banda Mancini.

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La Curva ribadisce: «Nessuno ha contestato l'allenatore e la squadra. Mai. Il concetto sarà sottolineato in radio e anche allo stadio. Al momento la banda Mancini è il nostro unico punto di riferimento, per impegno e serietà, anche perché non sappiamo chi rappresenti la società». Tono chiaro e deciso, la Nord fa quadrato dopo un derby maledetto, perso sul filo di lana e condizionato dagli episodi. Venerdì Mancini sarà ospite de «La Voce della Nord»: la migliore testimonianza dell'orientamento degli Irriducibili, gruppo trainante della Curva biancoceleste. Il tecnico ha chiamato a raccolta i tifosi, «possiamo rialzarci tutti insieme», e loro sono pronti a onorare l'invito, raccogliendolo per cancellare anche i «gratuiti dualismi» sponsorizzati in occasione dell'addio di Baraldi. Loro, i tifosi, avevano sempre specificato che il tandem vincente «Baraldi-Mancini» doveva coesistere ed essere perno essenziale della nuova Lazio. Nessuna contrapposizione, vera o presunta. Lo ribadiranno venerdì e poi spazio al patto d'onore siglato in diretta Fm. Non solo Mancini, chiaramente, ma anche la squadra. Un blocco unico, così l'immagina la Curva. Oggi la squadra tornerà ad allenarsi a Formello senza Oddo, Stam, Couto e Stankovic, impegnati con le rispettive nazionali. Dalla squadra alla società, che nei pensieri dei tifosi è un punto interrogativo grande così. Almeno per il momento. E proprio oggi il nuovo management si riunirà: il comitato esecutivo, composto da Longo, Nottola, Masoni, Perco e Sinibaldi, discuterà della situazione finanziaria del club, delle strategie future, dello scorporo immobiliare e anche della trimestrale. Che dovrà essere approvata venerdì, in un Cda convocato appositamente. Si parlerà anche di aumento di capitale, quello da deliberare a inizio 2004. Prima però c'è un'altra urgenza: far decollare la ricapitalizzazione riservata a calciatori e dipendenti per una cifra che, solo per i giocatori, supera gli 11 milioni (sono infatti rimasti fuori, perché ceduti, Marchegiani, Castroman, Baggio, Zaccheroni e Simeone). La Proxitalia, la società incaricata di raccogliere le adesioni o le deleghe dei piccoli azionisti (numero verde 800-123-795) non ha ancora fornito risposte confortanti sul raggiungimento del quorum necessario (50,01%). La società cerca un testimonial: il volantino promozionale è stato firmato da Longo ma non è stato sottoscritto dall'artefice del piano, Baraldi, e neanche dal prof. Pessi. In ballo ci sono 5 mesi di stipendi arretrati: senza conversione in azioni la società sarebbe costretta ad assolvere un altro onere (oltre 11 milioni, come detto). E in Borsa intorno al titolo-Lazio movimenti per un volume pari a oltre 2 milioni: c'è chi continua ad acquistare azioni.

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