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BRUXELLES, DA OGGI VIA ALLA DOPPIA PROCEDURA DI ESAME SUL DECRETO

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Devo dire che il Commissario europeo Mario Monti si è espresso in maniera molto determinata sulla procedura, ma collaborativa per vedere gli aspetti tecnici da poter correggere. Comunque dobbiamo modificare il decreto, ma i tempi sono molto lunghi». Si è espresso in questo modo Mario Pescante sottosegretario con delega allo Sport del ministero per i Beni e le Attività culturali sulla imminente procedura di analisi sul decreto salva-calcio, a margine del Convegno organizzato dal Cnel «Le sfide europee dello sport: il contributo delle forze sociali e della società civile». L'aiuto di Stato non è l'aspetto più delicato da esaminare -continua Pescante- noi facciamo fatica ad individuarlo, ma può darsi che ci sia. Il problema più delicato è quello contabile, non della Commissione di Monti ma della Commissione al mercato interno di Bolkestein, in cui abbiamo verificato che l'Ue aveva fatto delle eccezioni, ma non di settore. Noi abbiamo spiegato che quello del calcio è un caso specifico che non va a danneggiare altri settori». Per Pescante, il clamore che c'è stato dopo le affermazioni di Monti è stato eccessivo. «Non sono né ottimista né pessimista, non sono catastrofista, questa è una materia delicata. Stiamo studiando le pratiche e in un mese proporremo soluzioni alternative». Da oggi, quindi, si tornerà a parlare di modifiche al decreto: l'ipotesi più probabile conduce alla revisione della tempistica relativa al decreto. Non più 10 anni ma spalmadebiti concentrato in 5 stagioni. Sarà approvata senza nemmeno dibattito la doppia procedura che Bruxelles avvierà contro il cosiddetto decreto salva-calcio. Il dossier, riferiscono fonti europee concordanti, è stato infatti inserito all'ordine del giorno della riunione settimanale dell'esecutivo Ue come «punto A», ovvero come questione su cui non sono necessarie ulteriori discussioni.

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