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Il tecnico chiama a raccolta la squadra dopo la bufera economica: «Queste voci ci compattano»

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Capello chiama a raccolta la squadra in vista dell'impegno casalingo contro il Parma di Adriano capocannoniere di A con 6 gol a braccetto con Shevchenko (Sky ore 15). Una partita che arriva in piena bufera economica, con il presidente marcato a uomo dalla Consob e i «nemici» della Roma che spuntano da tutte le parti. Capello sulla questione è breve e diretto. «Io mi occupo delle cose tecniche — attacca il friulano — il nostro compito è quello di pensare al discorso agonistico che ci riguarda più da vicino. Per il resto noi abbiamo fiducia che venga tutto risolto e siamo convinti che sarà così. Siamo tutti concentrati sul campionato e sulle partite che ci aspettano. I tifosi possono stare tranquilli, faremo il nostro dovere per loro e per il presidente. Il lato sportivo sarà salvaguardato in questo momento di difficoltà economica». Messaggio chiaro che non lascia spazio ad interpretazioni: Capello e la squadra stanno con Sensi. Anzi, i nuvoloni che si addensano sopra Trigoria, sembrano unire la squadra: Capello conferma. «Sì, questa settimana è servita a compattare un gruppo già molto unito. Situazioni di questo tipo fanno da collante: noi siamo uniti». Il presidente ha ringraziato personalmente il suo tecnico. Sensi, a Trigoria per la messa e la fisioterpia di rito, ha incontrato brevemente tecnico e squadra: auguri per il match di oggi e rassicurazioni per il futuro. Della serie: sistemo tutto io. Ma oggi all'Olimpico si giocherà al calcio. Dall'atra parte un Parma forte, ancora imbattuto, con quell'Adriano lì davanti che fa paura solo a nominarlo. «Non c'è dubbio — spiega Capello — è lui il più pericoloso. È un giocatore capace di inventare il gol in qualsiasi momento, ha grandi qualità tecniche e uno strapotere fisico. Dovremo cercare di contenerlo, ma se ci comporteremo da Roma perso che porteremo a casa i tre punti. Sappiamo insomma che ci aspetta una partita difficile contro una squadra che ha i nostri stessi punti in classifica, molti punti di forza, ma anche qualche punto debole». Il caso-Blasi non coinvolge Capello. «Sono problemi del Parma, io comunque fino a che non viene provato il contrario, credo nella buona fede di tutti. Certo, bisogna stare più attenti a quello che viene somministrato ai giocatori». Sulla formazione che affronterà il Parma di Prandelli poche incertezze: Capello sembrerebbe intenzionato a cambiare modulo, complice soprattutto la carenza di attaccanti. Con Montella e Delvecchio fuori, Carew non in ottime condizioni che partirà dalla panchina, Capello tornerà al «vecchio» 4-4-2. Rientra Panucci che torna a giocare in una difesa di nuovo a quattro. «Carew andrà in panchina — conferma il tecnico giallorosso — in attacco ci saranno quindi Totti e Cassano, in pratica senza prima punta di ruolo. Vorrà dire che loro due dovranno inventarsi punte a turno e sono sicuro che lo faranno bene: entrambi hanno il gol nel dna». Ad aiutarli in attacco salirà Mancini come già successo a Siena nell'ultimo match di campionato. Centrocampo confermato con Emerson e Dacourt nel mezzo, Lima sulla sinistra e Candela di nuovo in panchina: il francese è ancora molto lontano dalla forma migliore. Non ci sarà nemmeno Lupatelli che lascerà il posto in panchina al giovane Zotti: «Si è fatto male nel match di sabato scorso con la Primavera» spiega Capello che non vede l'ora di provarlo nella Roma vera. Ma per quello e per molto altro, ci sarà tempo:ora bisogna pensare al Parma.

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