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De Rossi sereno: «Non ho fretta». D'Agostino: «Troverò spazio»

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Il tecnico che non ha voluto Cassano continua ad attingere a piene mani dal «vivaio» giallorosso. De Rossi, D'Agostino e Zotti sono il futuro della Roma e della nazionale: non solo dell'Under. Dal ritiro di Rieti i tre giovani guardano la Roma di Capello e si prenotano per una maglia da titolare. Il più avanti in griglia è De Rossi, ormai qualcosa in più di una promessa. Capello lo ha già utilizzato più volte e lui, a dispetto della giovane età, non scalpita, è pronto ad aspettare il suo turno. Intanto si gode la seconda convocazione in azzurro. «Già ed è una bella soddisfazione — attacca il romanista — sto attraversando un buon momento anche nella Roma e tutto gira a meraviglia. Qui in nazionale c'è un clima rilassato, sappiamo di essere una buona squadra e che la partita di domani sarà contro una squadra ostica». Poi, ovviamente, si torna a parlare di Roma. I problemi restano fuori i cancelli di Trigoria. «Lo spogliatoio è sereno — spiega sul gruppo giallorosso — siamo tranquilli perché non si possono vincere tutte le partite. Siena poi, sarà un campo sul quale in molti perderanno punti. L'importante per noi adesso è restare tranquilli e continuare a fare bene». Ha restituito la maglia da titolare a Dacourt, ma non sembra essere un problema. «Non è una delle mie priorità, c'è gente più esperta e per me ci sarà tempo. Capello fa giocare chi è più in forma e Dacourt nell'ultima in casa era stato tra i migliori. Il tecnico crede molto in lui e nella sua esperienza: tutti noi ci crediamo». Sul futuro sembra essere sereno: resterà sicuramente a Roma? «Sicuramente no, ma spero che sarà così». Molto diverso l'atteggiamento di D'Agostino. «Dopo due anni da titolare in B è difficile abituarsi a non giocare. Finora ho fatto una presenza in Uefa e un paio in campionato, ma sono convinto che riuscirò a ritagliarmi un mio spazio. Andare via a gennaio per trovare più spazio? Difficile, ho un contratto con la Roma per tre anni e voglio giocarmi le mie carte qui: insomma spero di poter dare di più». Euforico il giovane portiere giallorosso Zotti per il suo primo appuntamento con la nazionale. «Mi godo questo momento. Certo, la situazione alla Roma adesso non è facile. Questa estate avevo chiesto di andare via per poter giocare, ma mi hanno detto di no perché Lupatelli non stava bene. Adesso a gennaio vedremo se sarà possibile, altrimenti cercherò un po' di spazio in Coppa Uefa o in Coppa Italia». Ieri la Roma ha ripreso gli allenamenti senza però tutti i nazionali. A Trigoria c'era ospite il presidente della federcalcio dell'Eritrea.

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