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Ultimatum a Cuper, spunta Vialli Se fallisce anche le prossime due gare l'argentino verrà esonerato

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La rovinosa sconfitta nel derby con il Milan ha pesantemente riconsiderato la posizione del tecnico, ora anche nei mirino dei tifosi. Ieri la decisione di proseguire, almeno per il momento. «Cuper resta l'allenatore dell'Inter, ha detto il presidente nerazzurro. Il tecnico è lì e cercherà di rimediare agli errori fatti. È uno dei doveri degli allenatori. Può capitare di sbagliare una partita ma da adesso non si può più». Resta l'amarezza del derby perso: «Una partita finita male, l'analisi bisognerà farla con calma. Se sono deluso della squadra? Sono deluso del risultato, poi non sai mai da che parte cominciare a dare le colpe o i meriti: certo il Milan non ha giocato male e questo va detto. Nel primo tempo comunque l'Inter reggeva bene anche se non eravamo noi a prendere l'iniziativa e questo è il problema più importante». Nella convulsa e febbricitante giornata, il presidente ha riflettuto a lungo sulla posizione di Cuper, raccogliendo pareri divergenti da consiglieri e collaboratori. C'è, infatti, un'ala della dirigenza che opterebbe per l'esonero immediato. Una soluzione però che non ha incontrato il pieno consenso di Moratti. Per ragioni economiche? Forse, perché cacciare Cuper (sotto contratto fino al 2005) costerebbe all'Inter 7 milioni di euro, 14 milioni lordi, 28 miliardi delle vecchie lire. L'eventuale esonero immediato di Cuper, però, passa attraversale prospettive future. Moratti stravede ancora per Roberto Mancini e tutti gli indizi lasciano pensare che a giugno, il presidente nerazzurro possa riproporre la manovra d'avvicinamento effettuata senza gli esiti sperati qualche mese fa. Ecco perché è difficile pensare ad Alberto Zaccheroni, visto che l'ex allenatore di Milan e Lazio, accetterebbe un progetto a lungo corso e non un traghettamento fino a giugno. Il tecnico romagnolo vorrebbe un biennale da 2 milioni di euro a stagione, poco meno di quanto percepiva nella Lazio. Una soluzione difficile da immaginare, visto che striderebbe con il progetto-Mancini. In questo momento, la prima alternativa all'ex doriano, e tra l'altro disponibile da subito, è Gianluca Vialli. Ipotesi affascinate e suggestiva, ma tutt'altro che astratta. Se il numero uno di Via Durini dovesse rendersi conto che Mancini sarà inarrivabile, potrebbe decidere di affidare la panchina nerazzurra all'attuale opinionista di Sky, ex gemello del gol nella Sampdoria del Mancio. In questo caso, Vialli assumerebbe la guida della squadra immediatamente e non l'anno prossimo con un contratto triennale. Ma l'ex attaccante è stato promesso da tempo alla Juventus per il dopo Lippi, perciò bisogna battere la concorrenza bianconera. La soluzione tampone potrebbe essere Corrado Verdelli, attuale vice di Cuper. Verrebbe affiancato dall'attuale direttore tecnico Marco Branca. Nelle scorse ore, per giunta, sono rimbalzate altre candidature. Simoni, Scoglio da sempre interessato alla panchina dell'Inter e Guidolin che a Bologna non ha potuto cominciare la stagione. Per nessuno dei tre, però, è stata presa in esame una reale candidatura.

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