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di FABRIZIO MARCHETTI L'EROE di Coppa sorride e guarda avanti.

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Simone Inzaghi è il protagonista della prima notte di Champions all'Olimpico: una doppietta, tanto per non perdere il vizio, e riaffermarsi indiscusso bomber internazionale della storia biancoceleste. Diciotto centri totali e la consapevolezza di aver salvato la Lazio dalla sconfitta. «Saranno due reti decisive per il nostro cammino in Champions League, ora non voglio fermarmi. In questo momento faccio gol ogni volta che tiro in porta», sottolinea Inzaghi che non reclama un posto da titolare perché sa di averlo conquistato sul campo. «Non mi sento inamovibile, ci sono anche Lopez e Corradi che sono importantissimi. Mancini però crede in me e in questo momento sa di poter contare sul sottoscritto. Tengo molto a questa maglia, spero di continuare a dimostrarlo sul campo. Il primato in Europa mi dà grande soddisfazione, ma ora penso solo a fare il massimo. I conti li farò alla fine». Rivive la partita a fotogrammi. «Il rigore era netto, anche nel primo tempo ero stato strattonato, ma senza che l'arbitro intervenisse. Il rigorista? Era Albertini, poi nella lista venivamo io e Mihajlovic. Demetrio era uscito, quindi toccava a me». Sul doppio vantaggio dello Sparta. «Abbiamo fatto una buona ventina di minuti all'attacco, poi, preso il gol, ci siamo smarriti. Rischiavamo il tracollo, è stato importante aver segnato subito, in apertura di ripresa. Nell'intervallo abbiamo parlato: dovevamo e potevamo recuperare la partita». Sul primato in classifica. «Ogni partita sarà una battaglia, in Champions nessun impegno è facile, lo sapevamo. Basta vedere cosa è riuscito a fare il Besiktas sul campo del Chelsea. Non ci dobbiamo distrarre, perché possiamo arrivare primi nel girone. Adesso ci attende la trasferta in Inghilterra, sarà uno spettacolo nello spettacolo. Questa Lazio può fare davvero bene». E la Curva l'ha salutato con un applauso, dopo una coreografia da mille e una notte a inizio partita con 10 mila palloncini bianco e celesti. «Ringrazio i tifosi, stavolta ero troppo stanco per protestare per la sostituzione». E giù un sorriso che da sfondo alla sua notte. Gioia Liverani Quaranticinque minuti per rilanciare la propria candidatura. Liverani applaude la Lazio e si mette a disposizione di Mancini. «Siamo in tanti a centrocampo, l'allenatore fa le sue scelte di partita in partita, io ho il compito di farmi trovare sempre pronto», e quindi un commento sulla reazione biancoceleste. «Grande secondo tempo, da squadra matura. Abbiamo dimostrato personalità ed entusiasmo. E poi in Europa ogni impegno presenta difficoltà e insidie: lo dimostrano anche i risultati delle altre squadre». Infine l'amministratore delegato Luca Baraldi su Stankovic. «Per noi non è un caso». Oggi conferenza stampa Puma per illustrare l'accordo fino al 2008 con la società, domani presentazione dello sponsor Parmacotto. E domenica «maglia-day» all'Olimpico, a fare da cornice alla sfida con il Chievo. Nei novanta minuti in cui Mancini dovrà ritrovare la sua vera Lazio.

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