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Nessuna formazione italiana ha mai espugnato Highbury L'ottimismo di Cuper: «A Londra vedrete un'altra squadra»

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Al debutto europeo stagionale l'Inter fedele alla sua sofferenza tanto da far perdere già una staffa al paziente Moratti in debito con i sorrisi, viene catapultata subito dentro il catino dell'Highbury, ovvero il fascino irresistibile di un tabù. Una prima assoluta che non conforta. Nessuna squadra italiana è mai riuscita a vincere nelle otto sfide disputate nella tana dell'Arsenal e la formazione di Hector Cuper che in campionato tiene il passo delle grandi con un gol a tempo quasi scaduto e un'autorete, le prospettive date anche dai bookmakers per il debutto in Champions League contro i Gunners dell'ex Bergkamp non sono altissime. Tuttalpiù che la squadra mancherà del tiratore scelto Bobo Vieri, impegnato a ridare spinte propulsive alle sue caviglie distorte sul campo di Belgrado (ci sarà domenica con la Samp), di Recoba, a riposo per un problema agli adduttori, di Almeyda, out per scelta tecnica e di un altro gruzzolo di talenti persi per strada per scelte societarie (Crespo, goleador della prima fase lo scorso anno, con nove reti, è stato dirottato al Chelsea). «Niente paura, a Londra sarà una partita bellissima, la Champions non ha nulla a che fare con il campionato. Noi e loro abbiamo fatto dei calcoli per arrivare a questa sfida» chiosa l'allenatore di Santa Fè, impegnato a divulgare fiducia, ottimismo e senso pratico davanti all'Arsenal di Henry, Ljunberg, Pires Vieira e Ashley Cole, lei sì con tutti gli effettivi a disposizione. A smontare il muro londinese dei «Gunners», che guidano la Premier League, ci proverà l'argentino Julio Ricardo Cruz: «Darà tutto ma uno solo non conta. Serve il gruppo». Per dare un tocco offensivo di imprevedibilità, Cruz farà coppia con Martins. Kallon in ripresa farà panchina, i due Zanetti coppia centrale (ma c'è Emre in recupero), sulla sinistra il debutto da titolare di Kily Gonzalez, ballottaggio tra Van Der Meyde e Luciano, mentre in difesa con Cannavaro e Materazzi in mezzo Helveg e Cordoba. L. M.

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