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A Francoforte bellezza e spettacolo

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Agguerrita la Fiat che quest'anno si presenta con numerose novità

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La Fiat quest'anno è uscita dal torpore che ne aveva raggelato gli istinti innovatori e, finalmente, si è presentata all'appuntamento con una ventata di novità. La Nuova Panda è pronta per il mercato, con una fiancata sbarazzina e trasgressiva in cui di intersecano linee tonde e squadrate, piena di buon senso e di spazio allegro, di colore, con il più piccolo diesel commonrail multijet (di ultima generazione) capace di prestazioni insuperate: 1.3 litri di cilindrata, 70 cavalli di potenza, 4 litri di gasolio ogni 100 Km, emissioni nocive praticamente nulle. Lo stesso motore coinvolge l'euforia nello stand della Lancia dove la Ypsilon, una analogo piccolo genio, si appresta all'avventura della vendita, dedicato alle donne, al loro senso del bello a tutto tondo, fatto di colori e di forme. C'è, in Fiat, la monovolume compatta Idea (la sua antenata risale al dopoguerra, si chiamava 600 Multipla) che troveremo dai concessionari a novembre. Più sfrenata ancora, in questa ricerca di temi trasgressivi, la Renault, che ha svelato il suo concetto di futura SUV 4x4 e di futura auto sportiva-monovolume. Si chiama Bi Bop con forma a goccia, fiancata con finestrature sagomate come un pesce, differenza tra sport e SUV limitata al colore e ad invisibili parti meccaniche. Il gruppo francese PSA completa questi fuochi artificiali con la Citroen C2. Il concorrente razionale per eccellenza è la nuova Volkswagen Golf di quinta generazione, così perfetta, addobbata, senza un dettaglio fuori posto, simile a sé stessa fino all'inverosimile, nonostante sia totalmente rifatta. Nello stesso sterminato padiglione l'Audi e le sue meraviglie, i motori V10 turbodiesel che fanno volare la Tuareg, nuova Regina del fuoristrada. Ford si affida ad una Fiesta rifatta a sua immagine e somiglianza ed a una FocusC-Max che mira a insidiare il predominio delle monovolume più famose (Volkswagen Touran o Renault Scenic) senza un minimo di verve innovativa. I coreani e i giapponesi, teutonici dell'estremo oriente, presentano una Picanto (Kia) che si ispira alle citycar latine, una perfettissima Nissan Micra che va a gonfie vele ma ha l'a-plomb della prima della classe e una evoluzione dell'ormai vetusto fuoristrada Patrol che si chiama Dunehawk (il falco delle dune) anche lui piacevolmente ridisegnato secondo schemi tradizionali.

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