Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

L'amarcord di Mihajlovic: «Sabato però voglio i 3 punti»

default_image

  • a
  • a
  • a

Sampdoria-Lazio per lei sarà la partita del cuore. «Sono contento la la Sampdoria sia tornata a essere protagonista nel grande calcio: il giorno della promozione ho inviato un telegramma in società per congratularmi con loro perché Genova e la Samp rappresentano una parte importante della mia carriera. Ho trascorso quattro anni meravigliosi, è indubbio che la partita di sabato sera per me rappresenti qualcosa di particolare, sento molto questa sfida». La parola Sampdoria cosa le fa venire in mente? «Penso a mille cose: allo stadio che sa darti una spinta impressionante, penso al calore della gente, ma anche ai tanti amici che ho lasciato lì. La Sampdoria mi fa venire in mente Mancini, ma anche mister Eriksson: con lui il mio modo di giocare è cambiato così come il mio ruolo in campo». Fu Eriksson a schierarla per la prima volta nel ruolo di difensore centrale. «Giocavamo contro il Cagliari e dopo pochi minuti il nostro libero - Franceschetti n.d.r. - venne espulso. Giocavo ancora a centrocampo, e mister Eriksson mi spostò nelle retrovie: fino a quel momento non sapevo niente di quello che accadeva là dietro. Ero un centrocampista che puntava sempre e comunque alla porta avversaria, nella nostra area di rigore poteva accadere qualsiasi cosa. Non conoscevo il modo in cui giocasse Franco Baresi e non mi interessava neppure saperlo». Da quel giorno ha fatto molta strada e ha ottenuto molti successi da difensore centrale. «Eriksson mi aveva predetto tutto questo: mi disse che giocare in difesa avrebbe allungato la carriera di giocatore. Come al solito aveva ragione». Che partita sarà a Marassi sabato sera? «Personalmente sentirò molto questa sfida: la Samp è una buona squadra e allo stadio ci sarà tantissimo entusiasmo per la prima partita casalinga dopo quattro anni trascorsi nella serie cadetta, ma se la Lazio giocherà da Lazio la vittoria non ci potrà sfuggire». Due partite in quattro giorni, torna il turn-over. «Nella scorsa stagione Mancini lo ha utilizzato nel migliore dei modi ed i risultati si sono visti. Abbiamo una rosa ampia, ogni giocatore sa che prima o poi arriverà l'occasione giusta per mettersi in mostra». Quanto è grande il rischio di giocare contro la Samp pensando all'esordio in Champions contro il Besiktas? «Non ci sarà questo rischio, né la possibilità che la Lazio possa fare calcoli pensando ad altre sfide: siamo la Lazio, dobbiamo sempre pensare a vincere, sia il Real Madrid o un avversario di minor blasone dovremo avere la stessa mentalità. La Lazio ha una grande rosa e la giusta esperienza per poter andare avanti in ogni competizione: vogliamo vincere tutto!»

Dai blog