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STOCCOLMA — «Non abbiamo giocatori, la nostra pallacanestro sta morendo.

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E aggiunge che andare alle Olimpiadi sarebbe un bel risultato ma vorrebbe anche dire «mascherare i problemi». Il ct azzurro parla con il solito tono tranquillo, in una saletta dell'hotel che ospita le nazionali che disputeranno la fase finale degli europei nella vicina, avveniristica Globe Arena, alla periferia di Stoccolma. La notte magica di Norrkoeping è già alle spalle, ha appena spiegato che, contro la Bosnia e contro la Germania, la squadra ha ritrovato «coesione e solidità» perchè tutti sapevano di avere «risorse interne» e che questo gli ha fatto prendere decisioni dolorose, come il lasciare via libera alla Francia, in quella serata diventata da incubo, per poter preservare alcuni giocatori. Vorrebbe reincontrare la Francia «perchè vorrebbe dire che siamo molto avanti», dice che «dobbiamo essere coscienti che siamo inferiori a Francia e Grecia ma abbiamo delle peculiarità. E dobbiamo cercare di giocare sui limiti degli avversari e sulle nostre caratteristiche. Abbiamo risorse alle quali attenerci». Parla ma si vede che ha qualcosa di ben più significativo da dire. E, alla fine, lo dice. «Mi è stato chiesto, qualche giorno fa, se in caso di eliminazione avrei dato le dimissioni. E perchè? Andare alle Olimpiadi è importante ma vuol dire mascherare i problemi».

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