Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

di ETTORE FRIGO QUANDO c'è da giocarsela in piena velocità, all'ultimo respiro e con ...

default_image

  • a
  • a
  • a

È la Rossa a due ruote il solito missile che annienta la concorrenza piazzando sull'asfalto un crono da record e da pelle d'oca. Neanche l'oceanico vento trasversale dell'Estoril riesce a far cambiare alla Ducati Desmosedici da 220 cavalli di Loris Capirossi, la traiettoria che porta dritto alla pole (1'38"412). È lui, l'imolese dal giro magico artefice di una messa a punto che s'avvicina alla perfezione, a guidare un treno azzurro composto da Max Biaggi, che con la Honda dagli scarichi assordanti fa allertare Valentino Rossi. Dietro, ma non certo a guardare semmai a studiare linee e sorpassi, c'è l'amico rivale Sete Gibernau, che lo marcherà stretto tentando un riavvicinamento in classifica e una limatura al gap di 34 punti dalla vetta. Sete ha la bocca asciutta da un pò, e ha voglia di dissetarsi: «Sarà una bel Gp, ve lo prometto». Dietro la Ducati dunque tre Honda «diverse», quelle affidate ai tre piloti in lotta per il titolo. Ce n'è abbastanza per lo spettacolo. Molto anche per capire il destino di Vale alla Honda. La Ducati smentisce un assalto da dieci milioni di dollari, il team nipponico aspetta un sì di Vale che rimanda la firma. Il Portogallo porta bene a Valentino, sempre sul podio (terzo nel 2000 e primo nelle ultime due stagioni) ma in questo Mondiale che lascia una scia d'incertezza, nessun pilota è riuscito a bissare la vittoria del Gp precedente. Dopo Brno, il morale di Valentino è comunque tornato ad alti regimi e la fiducia ha una marcia in più. Anche il fastidioso raffreddore (con qualche linea di febbre) non lo ha mollato ma «the doctor» si è ormai abituato a curarlo solo con i successi. Non sarà facile. Dice che nei minuti decisivi della caccia alla pole, ha avuto un problema con il tabellone che gli ha segnalato male il tempo che restava alla fine delle qualifiche, «così non ho avuto tempo per montare una gomma più morbida per il tempo». Vale però non se ne fa un cruccio, «il passo va bene e sono fiduciuoso». Molto di più Capirossi che avverte: «Ci sarò anch'io. Abbiamo trovato una messa a punto micidiale». La 250 non ha visto al via lo spagnolo Toni Elias, caduto nelle libere. Il pilota dell'Aprilia è stato infatti portato in ospedale per una tac, a scopo precauzionale, ma le sue condizioni non destano preoccupazione. Allo spagnolo è comunque bastato il tempo di venerdì (1'42"255) per conservare la pole position. Alle sue spalle partiranno le altre Aprilia di Randy De Puniet, Sylvain Guintoli e Manuel Poggiali. Sesto Franco Battaini su un'altra moto di Noale. Lo spagnolo Fonsi Nieto, che nei minuti finali ha rotto un motore, è settimo. Ai box di Poggiali c'erano due ospiti d'eccezione: il comico Raul Cremona e la show-girl Federica Panicucci. Nella 125, infine, pole per Alex De Angelis su Aprilia che a tre minuti dalla fine ha piazzato il tempone di 1'45"580, record della pista, unico a girare sotto l'1'46". Alle sue spalle la Honda dello spagnolo Daniel Pedrosa (a 0«526), la Derbi dello spagnolo Jorge Lorenzo e l'Aprilia di Stefano Perugini che a fine prove è stato protagonista di un brutto incidente, senza conseguenze, con la Gilera di Stefano Bianco. Non ha preso parte alle prove l'australiano Casey Stoner, compagno di squadra in Aprilia del manager-pilota Lucio Cecchinello, a causa delle ferite riportate nella caduta di venerdì. Oggi, dalle 12.15, le tre gare.

Dai blog