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ANCONA — Due volte Shevchenko, e il Milan risponde presente.

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Il giovane brasiliano gioca dal 1', come previsto, e come aveva fatto intuire a Cesena gioca pure bene. La sorpresa è Rivaldo in panchina, con Inzaghi confermato in attacco accanto a Shevchenko. L'ex pallone d'oro è l'unico dei brasiliani che Ancelotti lascia fuori, almeno all'inizio. Gli altri, Dida, Cafu, Serginho e Kakà, ci sono tutti. Il Milan-samba spaventa Menichini, che sceglie la prudenza e mette una squadra piena di centrocampisti, con Hubner unica punta. La partita la fa il Milan, ovviamente. Primo tiro al 3', con Kakà: destro dai 22 metri fuori di poco. Al 15' Inzaghi prova la girata di prima ma colpisce male e mette fuori. Ritmo basso nei primi minuti, con l'Ancona che se ne sta chiuso per provare poi a ripartire, senza però mai riuscire ad impegnare Dida. L'unico pericolo per il Milan arriva al 26', quando su una punizione di Milanese deviata dalla barriera è Nesta che libera davanti a Dida. Il Milan sembra soffrire gli spazi chiusi, ma al 30' trova il gol. Punizione dai 25 metri, leggermente decentrata sulla sinitra. Tira Shevchenko, la palla rimbalza al limite dell'area piccola e Scarpi non ci arriva. Uno a zero, che resiste senza problemi fino all'intervallo. Stesse squadre nella ripresa ma partita subito più 'cattivà. Dopo una brutta entrata da dietro di Costacurta su Di Francesco (giusta l'ammonizione), ne fa le spese all'8' Maini, costretto a uscire per infortunio dopo un intervento deciso di Gattuso. Menichini ne approfitta per inserire la seconda punta, Bruno, poi al 12' cambia Hubner e mette dentro Ganz. Ancona più offensivo, ma soprattutto partita sempre più nervosa. Al 13' Maldini e Bilica si scambiano colpi proibiti, Collina espelle tutti e due. Ancelotti corregge subito il Milan, con Laursen per Inzaghi e Ambrosini per Pirlo. L'Ancona, appena ridisegnato da Menichini, non riesce invece a riorganizzarsi e si vede. Dopo un bel destro di Carrus al 19', fuori di pochissimo, fino alla fine c'è solo il Milan. Al 26' il raddoppio sembra fatto quando su angolo Laursen tira a colpo sicuro dal limite dell'area piccola ma trova Scarpi pronto al miracolo che respinge, raccoglie Shevchenko e centra il palo, la palla rimbalza ancora su Laursen e Scarpi para di nuovo. Il 2-0 arriva comunque al 31'. Azione bellissima, con Kakà che innesca Cafu sulla destra, assist del brasiliano per Shevchenko e rasoterra preciso sull'uscita di Scarpi. Non c'è più storia. Il Milan rischia di finire in goleada (Seedorf al 36' spreca male un bell'assist di Shevchenko), ma alla fine si può accontentare del 2-0. L'Ancona non è la Juve, ma come inizio va bene lo stesso.

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