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SETTE SCATOLONI pieni di documenti «bomba», come li definiscono gli investigatori del nucleo speciale ...

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Questo è il risultato della perquisizione effettuata ieri e durata quattro ore e mezza, su ordine dei magistrati Ettore Torri e Maria Cristina Palaia, presso una delle due sedi romane del Gruppo Europa Cauzioni, al cui interno sono presenti anche gli uffici delle finanziarie Interfin, Ccr e Sbc. Tutte società che fanno capo ad Amedeo Santoro, uomo chiave della vicenda. Gli inquirenti, affermano di aver trovato «documenti molto interessanti» che confermerebbero le ipotesi di reato a carico di Santoro emerse durante le indagini. A queste carte vanno aggiunte quelle altrettanto importanti sequestrate poco prima al termine di una perquisizione nell'abitazione romana di Santoro. Sempre nella mattinata di ieri sono stati perquisiti gli uffici milanesi di Interfin, Ccr e Sbc e le abitazioni dei rispettivi amministratori delegati a Milano e Napoli. Questo non significa, viene sottolineato in ambienti investigativi, che le società in questione non siano in regola: si vuole solo accertare che non vi sia stato un piano preordinato a discriminare alcune società rispetto ad altre.

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