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Carraro: «Modifiche solo dal 2004»

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La delibera sull'allargamento dell'organico della serie B a 24 squadre è maturata «in un contesto di carattere eccezionale e va considerata una decisione straordinaria assunta necessariamente in tempi rapidi alla luce del deecreteo legge» ricorda Carraro in un comunicato federale precisando che il consiglio non farà modifiche nel corso del suo mandato. L'unica apertura federale riguarda la piena disponibilità nel valutare e, di fatto, sottoscrivere il «Lodo Galliani» che prevede una A a 20 squadre e una B a 22 a partire dalla stagione 2004-2005. La proposta di modifica dei meccanismi di promozione e retrocessione nei campionati più che piacare alle Federcalcio è l'unica possibilità per non peredere la partita con la Lega e riuscire a restare aggrappatta alla propria idea di partenza. Nessuno finora, alla vigilia della resa dei conti si è mai preso la responsabilità dell'allargamento a 24 «bocciato» dai presidenti di B, Carraro ha fatto capire ancora una volta che gli è stato imposto, Galliani (anche il suo operato verrà giudicato oggi dagli «ammutinati») ha votato contro, la serie C voleva probabilmente alleggerirsi di quattro club. I ribelli lasciano intendere che ci vorrebbe almeno un documento di pesante autocritica, un gesto di apertura verso i club «senza ripetere che lui è di coccio». Ma per i ribelli pare che l'unica condizione per giocare è che la B non sia a 24 squadre. La Lega stavolta parte sfavorita in questa sfida all'ok Corral perchè pur arrivando compatto all'assemblea, otto o nove club vogliono giocare perchè qualcuno deve rispettare gli accordi televisivi e quasi tutti temono di offrire alla serie A la favorevole occasione per far saltare la mutualità (100 milioni di euro a stagione sono parecchi per chi la scorsa stagione ha reso pochissimo come diritti tv) e mettersi in proprio fondando la SuperLega. La scissione tanto gridata adesso ai «ribelli» inizia a fare terribilmente paura. La Federcalcio mostra di avere tenuto duro fino al giorno del giudizio, trincerata da «una situazione straordinaria» che le ha consentito di modificare i calendari, proporre in B la Fiorentina e non il Martina Franca (fuori ai playoff promozione). Un gruppo di tifosi del club pugliese, indossando magliette bianche con la scritta «B, bisogna meritarsela», ha protestato sotto la sede federale chiedendo con forza i motivi della scelta dei ripescaggi. «Mi ha detto che lui non può fare nulla per noi» ha detto il proprietario della società, Lino Cassano, al termine dell'incontro con Carraro. I campionati per decreto non si toccano. L.M.

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