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La Guardia di Finanza in Figc

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Il pallone con i suoi scandali e i suoi conti in rosso passa al setaccio del nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di Finanza che bussa alle porte della Federcalcio per acquisire ulteriori documenti relativi all'inchiesta aperta dalla Procura di Roma sulle fidejussioni false, riguardanti il filone Enpals. In tutto sequestrate 128 garanzie - presentate dalle società di serie A, B, C1, C2 presso il segretariato generale della Covisoc - ed esaminate anche i bilanci di alcune squadre, in particolare di Roma, Napoli e Cosenza, tre delle quattro squadre (tra queste la Spal) coinvolte nello scandalo. Il caso fidejussioni nel calcio, legato anche ai contributi Enpals non versati dalle società, si intreccia con una vasta inchiesta della Procura. Il pm Francesco Scavo si è incontrato con la collega Maria Cristina Palaia per riferire poi l'esito del colloquio al procuratore aggiunto Ettore Torri. Nomi e società potrebbero incrociarsi con quelli nel mirino dell'indagine del calcio. E Paolo Landi, il broker marchigiano al quale la Roma consegnò dieci assegni da 30 mila euro ciascuno e il Napoli sette da 35 mila circa a titolo di provvigione per le fidejussioni ottenute, sarebbe uno dei nominativi che compare nell'inchiesta delegata alle Fiamme Gialle da Scavo. Non è certamente da escludere che alcuni elementi presenti nell'indagine del pm possano portare alla San Remo, la finanziaria che ha garantito il pagamento dei debiti con l'Enpals (l'ente di previdenza dello sport e dello spettacolo) che reclamò gli arretrati da decine di squadre, grandi e piccole. C'è il forte sospetto che in mediatori che si sono dati da fare intorno alle cauzioni Sbc poi rivelatesi false, siano gli stessi che si sono occupati di più di una pratica Enpals. L.M.

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