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Sky: «Disposti ad aiutare Gioco Calcio»

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La nuova pay-tv di Murdoch è pronta a partire. Acquistate anche le gare della Sampdoria

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E rilancia, anzi, se questo può aiutare il calcio a decollare. Siamo pronti - dicono dal quartier generale - ad aiutare la piattaforma concorrente Gioco Calcio nei modi possibili, altrimenti possiamo coprire tutto da soli. Come d'altra parte la legge consente, fa notare il responsabile comunicazione Tullio Camiglieri, presentando la piattaforma tv ai giornalisti, a Milano. Annunciando, peraltro, il nuovo obiettivo raggiunto dal gruppo: l'acquisto dei diritti tv per le partite della neo promossa Sampdoria. Che, a questo punto, diventa la 12/a squadra dell'universo Sky e va ad unirsi a Bologna, Inter, Juventus, Lazio, Lecce, Parma, Milan, Reggina, Roma, Siena e Udinese. D'altra parte, la legge prevede che il tetto del 60% sia valido solo se c'è presenza «di un secondo operatore». E Gioco Calcio, ancora, ha difficoltà: «Sky va quindi avanti per la sua strada - sottolinea Camiglieri -. Sarà ben felice di aiutarla a partire, ma sia chiaro che possiamo anche farci carico di tutto». Questa la parola d'ordine nella tv di Murdoch. Sforzi, quindi, per appianare le divergenze sui diritti tv, sforzi per soddisfare il maggiore numero di squadre possibile, tutto nell'intento di dare il via al calcio d'inizio. Già, perchè la nuova pay Tv ha bisogno di partire, di rientrare dagli investimenti fatti nel più breve tempo possibile. È per questo, che il lancio pubblicitario va avanti. Da lunedì prenderà il via la campagna promozionale che prevede spot da 30 a 60 secondi su Rai, Mediaset, La7, Mtvc, con promo che hanno come protagonisti testimonial d'eccezione come i fratelli Inzaghi, Montella, Toldo, Nedved e l'arbitro Collina. Tutto pronto quindi in casa del magnate australiano per coprire il campionato più bello del mondo, con fiumi di trasmissioni e commenti, coperture televisive capillari garantite nei match clou da un centinaio di professionisti tra tecnici e giornalisti. Tutto pronto, sì. Ma dalla Lega arrivano cattive notizie mentre Sky presenta la sua piattaforma. La B non scenderà in campo, stop a coppa Italia e campionato. E se anche la A partirà certo, dicono i dirigenti di Sky, non è un gran momento. Beppe Bergomi, una delle voci della nuova pay tv, allarga le braccia. È il volto della delusione. «È un momento triste come uomo di sport - dice -. No, non me lo aspettavo che saremmo arrivati davvero a questo. E dire che era tutto scritto, bastava trovare subito una soluzione al ricorso del Catania e tutto questo pasticcio non sarebbe successo». Poco più in là, Luca Vialli non ha tanta voglia di parlare. «Speriamo si trovi presto una soluzione, altrimenti al Tar, per far valere i loro diritti, ricorreranno i tifosi, ed avranno ragione». Quanto poi alla possibile creazione di una Premier League all'inglese, in base alla sua esperienza Vialli sottolinea: «In Inghilterra nessuno rimane indietro, ci sono spazi che accontentano tutti. Però non voglio dire altro, non so se questa soluzione può funzionare in Italia». «Quello che so - aggiunge riferendosi alla B a 24 squadre - è che siamo nella situazione in cui non ci può essere nessuna soluzione in grado di accontentare tutti, ed ogni soluzione per forza di cose scontenta qualcuno».

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