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Carraro tradito da Galliani, contrario a un ampliamento del campionato di B

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Serie B allargata a 24 squadre con l'inserimento delle tre retrocesse (Catania, Genoa e Salernitana) e il «bonus Fiorentina» (ripescata al posto del Cosenza), tornata nel torneo cadetto con un atto d'imperio che porta la firma della Figc. Eccola la sentenza difinitiva emessa dal calcio italiano al termine di un Consiglio Federale fiume che però potrebbe non essere ancora l'ultimo atto di una querelle iniziata con il caso-Catania e terminata (?) con il decreto stoppa-Tar varato martedì dal Governo. Perché nel summit di ieri a Via Allegri il calcio italiano si è riscoperto più spaccato che mai e anche antiche alleanze come quella tra Carraro e Galliani si sono rivelate di burro. La Lega, infatti, si è ritrovata compatta nel dire no all'allargamento della serie cadetta. Galliani e Matarrese si sono opposti alla decisione della Figc, appoggiata invece dalla Lega di C e dalla Lega dilettanti. In Figc era presente anche Sensi. Il presidente della Roma, uscito per primo dal Consiglio visibilmente contrariato, ha preferito astenersi dalla votazione. Il voltafaccia di Galliani rappresenta una vera e propria pugnalata per Carraro, tradito dal presidente di Lega, vero mediatore col Governo per il varo del decreto salvacalcio. Carraro non se lo aspettava, anche perché fino all'incontro di palazzo Chigi aveva raggiunto un'unita d'intenti col numero uno di Via Rosellini per tirare fuori il calcio da pericolosissime sabbie mobili. Durissime le parole di Galliani: «Non sono contento. Ci siamo adeguati ad una situazione di fatto. Non volevamo allargare la B a 24 squadre. Di conseguenza i calendari noi non li rifaremo. Spetterà a Coni o a Figc pensarci». Ancora più esplicito Matarrese: «Ho già ricevuto diverse telefonate di società del torneo cadetto che minacciano di non scendere in campo fin dalle prossime partite di Coppa Italia. Mi rattrista vedere quanto in basso sia finito il calcio italiano. Questa la reputo una grande sconfitta per la Lega. Basta aggiungere che l'Atalanta, per non aver fatto ricorso al Tar è stata punita mentre il Catania, che ha fatto paura, è stato premiato». Dalle parole la Lega potrebbe passare ai fatti. Prende corpo l'ipotesi di uno slittamento della prima giornata di B, anche se il rischio di pesanti penalizzazioni potrebbe far rientrare l'ammutinamento. Il solco, comunque, resta. Non sarà facile ricucire lo strappo tra Lega e Figc. Certamente nessun riavvicinamento ci sarà prima dell'inizio del campionato, ad oggi la medicina più efficace per lasciarsi alle spalle una delle pagine più tormentate del calcio di casa nostra. La palla ora passa al Coni, la cui Giunta oggi ratificherà la delibera della Federcalcio. Poi sarà la volta dei nuovi calendari (già pronti) del torneo cadetto. A meno di sorprese verranno resi noti nel pomeriggio.

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